Valtrebbia, tra buche e velocità di chi vive la “45” come una pista da corsa

Percorrere la Statale 45 e passare dalla provincia di Piacenza a quella di Genova è un'esperienza che chiarisce immediatamente, senza troppi fronzoli o discussioni, il valore che le rispettive amministrazioni regionali attribuiscono al tratto di propria competenza. Nel Piacentino la strada statale che serve la vallata più frequentata del territorio a livello turistico, è tenuta drammaticamente peggio che nel Genovese. Eppure è proprio il versante piacentino, da Rivergaro a Ottone, passando per Travo, Bobbio e Marsaglia, ad attirare il maggior numero di visitatori. Spesso anche dalla Liguria. Basti pensare a manifestazioni come il Richiamo del Trebbia che uniscono sport, divertimento, buon cibo e temi ambientali (come la battaglia, non ancora conclusa, contro la centrale idroelettrica che rischia di devastare le anse del fiume a San Salvatore). Le condizioni del manto stradale, complice anche il maltempo straordinario dell'ultimo anno, in alcuni punti (troppi, dicono molti utenti) sono davvero disastrate. E già questa è una delle principali criticità che da tempo, su input delle amministrazioni comunali interessate, viene sottoposta alla Regione Emilia-Romagna. Che qualcosa ha fatto, in effetti, ma evidentemente senza risolvere il problema. Ma se le condizioni dell'asfalto, le frane, gli smottamenti, rappresentano una parte rilevante dei guai della Valtrebbia e della sua Statale, esiste anche il problema degli utenti: automobilisti, motociclisti e a volte anche ciclisti che soprattutto nei fine settimana calcano la "45" avanti e indietro considerandola come una sorta di pista privata sulla quale tutto è concesso. Sono numerose le segnalazioni che abbiamo ricevuto in redazione da parte di frequentatori della "valle più bella del mondo", per dirla con Hemingway, che lamentano i comportamenti a dir poco pericolosi di chi guida sulla statale 45 nei finesettimana estivi: curve "tagliate", velocità assurde, gare improvvisate e quant'altro. I carabinieri della Compagnia di Bobbio, ma anche le polizie municipali e la Stradale, da anni tentano di porre un freno all'imprudenza, spesso "criminale", di chi mette a repentaglio la propria vita e quella degli altri, ma ogni weekend va in scena la stessa commedia. Che purtroppo spesso rischia di trasformarsi in tragedia. 

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