Addio allo storico allenatore Fabbri, portò il Piacenza in serie B nel 1974

Il mondo del calcio piacentino in lutto, è morto all’età di 89 anni Giovanni Battista Fabbri, storico allenatore del Piacenza Calcio negli anni ’70. Proprio nel 1974 condusse i biancorossi dalla serie C alla B. Fabbri predicava un calcio che per l'epoca era considerato in Italia avanzatissimo, una derivazione del calcio totale olandese: terzini a stantuffare sulle fasce, difensori e attaccanti a scambiarsi i ruoli senza troppi imbarazzi e un'estrema spettacolarità di gioco che però veniva pagata con una certa fragilità difensiva. Utilizzava un solo attaccante centrale, supportato dagli inserimenti delle ali sulle corsie esterne e dalle sovrapposizioni dei terzini, e preferibilmente senza impiegare un vero e proprio regista. Dopo l'esordio sulla panchina del Varese, Fabbri ha guidato le giovanili di Torino, SPAL, lanciando il giovane Fabio Capello e Cesena. In seguito allenò la Sangiovannese, in serie C, e prosegue sulle panchine di Giulianova, dove sfiora la Serie B chiudendo il campionato di C al secondo posto, e Livorno. Nel 1974 sedette sulla panchina del Piacenza, con cui vinse il campionato di Serie C non riuscendo a ottenere la salvezza in quello cadetto, a causa di carenze di organico e un filotto di cinque sconfitte consecutive nel finale di stagione. Lasciata Piacenza, venne ingaggiato dal presidente del Vicenza Giuseppe Farina.

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Il cordoglio del sindaco per la scomparsa di Gibì Fabbri

Anche il sindaco Paolo Dosi si associa al dolore per la scomparsa di Gibì Fabbri: “Se ne va anche un pezzo della mia gioventù”, commenta. “Gibì e quel Piacenza hanno rappresentato, per me come per tanti ragazzi di allora, un grande sogno, soprattutto perché quel calcio totale, ricco di creatività e poesia, dava l’idea di un’orchestra, di cui Gibì era il direttore e tutti i giocatori gli interpreti. Credo che in tanti, oggi, a Piacenza la pensino come me. Ai figli le mie più sentite condoglianze, anche a nome della comunità piacentina”.