Ha portato il Pro Piacenza tra i professionisti, ma non si è fermato: mister Arnaldo Franzini ora può gioire come i suoi ragazzi per una salvezza conquistata sul campo, a Forlì, nonostante i punti di penalizzazione di inizio anno, nonostante le difficoltà legate all’inesperienza, visto che si trattava della prima stagione in Lega Pro e nonostante le clamorose vicissitudini finali legate al cambio di avversario nei play out.
Una corsa ad ostacoli contro tutto e tutti che però ora rende ancor più nobile ed irripetibile l’impresa di Matteassi e compagni:
Quando siamo partiti eravamo in mezzo ad una strada – attacca il mister – non ci credeva nessuno. Tutti ci davano per spacciati. Dopo due mesi la distanza dalle altre era addirittura cresciuta. Nessuno avrebbe scommesso su di noi, invece ce l’abbiamo fatta; già il fatto di aver raggiunto i play out per noi è stata una soddisfazione enorme, poi aver ottenuto anche la salvezza, in queste condizioni, fuoricasa penso sia qualcosa di unico.
Voglio ringraziare tutti i giocatori, da chi ha giocato pochissimo a chi ha giocato tutte le partite. Ci siamo salvati tutti insieme e non ce l’avremmo mai fatta se non fossimo stati veramente uniti.
A chi la dedichi?
A tutti quelli che mi hanno permesso di raggiungere questo traguardo. Alla squadra, allo staff e alla dirigenza, ma anche alla mia famiglia che mi ha sopportato in questi mesi. L’abbiamo meritata tutti quanti questa salvezza: è di tutti
Qual è stata la dote principale della squadra?
La determinazione: questa è una squadra con gli attributi. Ci siamo ritrovati spesso con le spalle al muro. Ci hanno dati per morti con l’Aquila e abbiamo vinto la partita, ci hanno ridati per morti in altre situazioni e ne siamo sempre usciti: non ci siamo ma abbattuti e ci abbiamo sempre creduto. Sono convinto che senza gli infortuni gravi che abbiamo avuto, con due crociati rotti nel giro di tre giorni, ci saremmo salvati anche senza i play out. I ragazzi comunque sono stati bravissimi a cambiare qualcosa per sopperire anche a questa mancanza e sono ripartiti alla grande.
Il futuro?
Troppo presto adesso. L’unica cosa a cui riesco a pensare è quello che abbiamo costruito in questi anni con una promozione storica, seguita da questa salvezza che ha dell’incredibile per come è arrivata. Abbiamo affrontato anche realtà di altra categoria, che tra qualche anno probabilmente rivedremo in serie A, ma siamo comunque arrivati al traguardo. Per il futuro ci penserò tra qualche giorno.