L’ annuncio arriva direttamente da Marco Gosso, Amministratore Delegato di FS Logistica, intervenuto a Piacenza per la presentazione del nuovo corridoio doganale.
Entro il 2016 dovrebbe concludersi la prima fase dei lavori per la realizzazione del nuovo terminal intermodale piacentino.
Si tratta, come afferma lo stesso Gosso di una struttura molto importante che darà la possibilità alla nostra città di diventare “intermodale”, cioè di realizzare seriamente un progetto di trasporto combinato ferro-gomma e di connettersi così con la rete ferroviaria principale che mette in comunicazione l’ Italia con i paesi transalpini.
E’ per questo che c’è lo “zampino” di HUPAC, operatore leader nel settore del trasporto di camion su rotaia, con cui il Gruppo Ferrovie dello Stato ha avviato, a maggio del 2012, un accordo in cui si condivideva l’ intento di progettare infrastrutture per lo sviluppo del trasporto merci su ferro.
Al momento, oltre a Piacenza, sono in fase di progettazione altri due scali, quello di Brescia e quello di Milano Smistamento. Come precisa l’ Amministratore Delegato, “Ora stiamo affrontando l’ avvio del progetto di Milano e subito dopo partiremo con l’avvio dei progetti di Brescia e Piacenza”.
Per quanto riguarda i costi Gosso afferma che al momento è difficile fare dei calcoli ma basandoci sulla spesa per realizzare il progetto di Milano, che sarà grande più del doppio di quello di Piacenza, possiamo fare una stima di circa 100 milioni di euro di costo per quello di milanese e conseguentemente di circa 40-50 milioni per realizzare quello piacentino.
Per quanto riguarda i numeri, l’opera avrà una estensione di circa 75mila metri quadrati, sarà dotata di gru ponte che correrà lungo 5 binari per il carico e lo scarico, lunghi 750 metri e che servirà due corsie stradali per il carico e lo scarico dei camion, insomma un impianto di ultima generazione per la cui costruzione è soddisfatta anche il sottosegretario all’ Economia, Paola de Micheli, che parla della logistica come opportunità per la nostra città.
De Micheli ha parlato di una logistica di qualità, internazionale, che guarda senza nessun senso di inferiorità al resto del Paese perché siamo al centro dello snodo logistico sul quale tutta l’ Italia sta realizzando il proprio progetto nazionale.