Dona 100mila euro alla Pubblica di Cortemaggiore: “Mi avete salvato la vita”

Una donazione record alla Pubblica Assistenza di Cortemaggiore. Si parla di poco meno di 100mila euro. Un gesto di generosità che ha letteralmente choccato i volontari magiostrini. L’autore, che ovviamente chiede di rimanere anonimo, è un uomo residente in Lombardia, soccorso proprio dalla Pubblica di Cortemaggiore lo scorso anno: avendogli salvato la vita ha voluto sdebitarsi con questo dono che ha davvero dell’incredibile. Come utilizzeranno questi soldi lo spiega il tesoriere dell’associazione: "Abbiamo dei mezzi piuttosto obsoleti e utilizzeremo questi fondi per acquistare un'ambulanza nuova di ultima generazione e un mezzo per il trasporto dei disabili. Siamo davvero entusiasti e increduli, in 29 anni non abbiamo mai ricevuto una donazione così ingente e noi, come ogni Pubblica Assistenza, essendo volontari viviamo di donazioni. Oggi la gente ne combina di tutti i colori, basta leggere i quotidiani, guardare la tv, ascoltare la radio e si viene sommersi da notizie di furti, truffe, raggiri e quant'altro: un gesto come questo fa capire che tra le persone una luce esiste ancora".

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Un gesto di una generosità immensa e disinteressata tant'è vero che l'autore della donazione ha chiesto espressamente ai volontari di mantenere l'anonimato: "Visto che sulle ambulanze nuove siamo soliti apporre il nome del benefattore che ha reso possibile l'acquisto del mezzo abbiamo chiesto alla persona in questione cosa scrivere sulla nuova ambulanza che compreremo: lui ci ha chiesto di scrivere semplicemente 'Da una famiglia di benefattori' e così rispetteremo la sua volontà".

Ma al di là dei soldi ciò che più conta è la soddisfazione per il gesto di gratitudine, a testimonianza del quotidiano lavoro dei volontari che mettono anima e corpo in questa attività non retribuita: "Questa persona è rimasta segnata dal nostro intervento di un anno fa, tanto da convincersi a compiere un gesto di riconoscenza di questa portata. Beh per noi è un'emozione che non si può spiegare, ogni aggettivo è sprecato…".