“Non ci sono i soldi per il servizio pubblico, Seta minaccia di interrompere i collegamenti con i Comuni che decideranno di non coprire di tasca propria la quota prima in carico alla provincia e che la regione non intende spendere, ma per le spese sanitarie dei clandestini i soldi non solo si trovano, ma di fatto, non tornano indietro.Folle, assurdo e vergognoso”.
Così Matteo Rancan, consigliereregionale della Lega Nord interviene puntando il dito sui mancati rimborsi da parte del Viminale alla sanità regionale per quanto riguarda le cure urgenti ai clandestini.
“La norma è chiara – spiega Rancan – la regione deve farsi carico delle cure che poi il Viminale deve rimborsare. Peccato che non sia così. Dal 1998 ad oggi, a fronte di una spesa di 5.394.207 euro, alla Usl di Piacenza sono stati rimborsati solo 3.582.980. Mancano insomma quasi di duemilioni di euro. Soldi che devono tornare nelle casse della sanità regionale senza se e senza ma”.
“Non possiamo accettare di essere spremuti come limoni, di pagare tasse e di vederci tagliare servizi perché i soldi servono per coprire le spese per i clandestini. Non è solo assurdo, èimmorale. E’ una presa in giro per i cittadini onesti che pagano le tasse e che in cambio non ottengono mai nulla”.
“Alfano e Renzi – tuona Rancan – la smettano di inventare tasse e di raccontare bugie sull’immigrazione e mettano mano al portafoglio. Farsi belli con i soldi degli altri è troppo comodo. Altrimenti, come già annunciato, non potremo fare altro che mettere un freno a queste visite. Non possiamo curare gratis i clandestini e fare pagare il ticket alle nostre famiglie.”