Ucciso il cigno Baldassarre.

“Il cigno simbolo del lago Sirio è stato annegato da un bagnante, senza apparente motivo e davanti agli occhi di numerosi testimoni che non sono intervenuti per fermare questo gesto orribile. Il Comune di Chiaverano ha sempre preso le sue difese di fronte a quanti, nel tempo, pretendevano venisse allontanato dal suo habitat naturale”

Radio Sound

Così scrive su Facebook Maurizio Fiorentini, sindaco del comune di Chiaverano.

Il cigno Baldassarre, simbolo da 13 anni del lago che bagna Chiaverano e Ivrea, è stato ucciso mercoledì pomeriggio. Secondo testimoni l’animale è stato aggredito da un bagnante, che gli ha tirato il collo e lo ha finito facendolo annegare.

Gli indizi raccolti, grazie a chi mercoledì ha assistito al fatto, sono partiti dal numero di targa dell’auto sulla quale il soggetto si è allontanato dalla spiaggetta a destra del ristorante “Il Cigno”, hanno messo subito gli inquirenti sulla pista giusta.

L’uomo che ha ucciso Baldassarre ha un nome e un volto, vicepresidente di un’associazione di triathlon (da cui però potrebbe già essere espulso nella giornata di lunedì 18/5, proprio per la vicenda del cigno). Venerdì, l’uomo, è stato denunciato dai carabinieri per maltrattamento di animale.

In caserma ha ammesso: «Mi infastidiva, l’ho preso per il collo e l’ho messo sott’acqua, ma non volevo di ucciderlo». Ora rischia una pena da 4 mesi a due anni e tre mesi di reclusione.

Il Comune di Chiaverano, tramite il Sindaco Fiorentini, intende chiedere i danni di immagine, visto che il cigno Baldassarre era diventato simbolo del lago.

Da indiscrezioni dell’ultimo minuto, pare, che l’uomo abbia ritrattato parte delle dichiarazioni rese in un primo momento, dicendo che si è trattato di una reazione di difesa all’attacco dell’animale.

Come “FareAmbiente MEE – Laboratorio Verde di Piacenza”  abbiamo incaricato l’uffico legale di valutare la denuncia della persona, identificata come autore dell’uccisione, per maltrattamento animale e l’eventuale costituzione di parte civile in un processo a carico. Senza lasciarci trascinare dalla emotività dei fatti verificheremo eventuali corresponsabilità, a partire dalla corretta apposizione di segnaletica in avvertimento della presenza dell’animale.

Come FareAmbiente MEE invitiamo, e sollecitiamo, chiunque abbia informazioni, utili a definire l’esatta esecuzione del gesto, a contattare i Carabinieri o l’amministrazione Comunale per esporre quanto ha visto; nessna “caccia alle streghe”, ma se il gesto che ha portato alla morte dell’animale risultasse frutto di un’azione senza la dovuta necessità, è giusto che venga punito secondo le normative esistenti.

FareAmbiente MEE – Laboratorio Verde Piacenza