Il furto in un supermercato di generi alimentari per 23 euro le sono costati una condanna a due mesi di carcere e al pagamento di 60 euro di multa. A saldare il debito con la giustizia è una piacentina di 76 anni finita alla sbarra per un fatto avvenuto nella primavera scorsa. Venne sorpresa fuori da un market in periferia con alcune confezioni di salumi e formaggi non pagate. Quel giorno la donna si scusò, restituì i prodotti e giustificò l'accaduto con la poca lucidità dettata da un vibrante litigio avuto con il figlio.
Secondo i carabinieri che la denunciarono, tuttavia, la donna sarebbe stata la responsabile di altri furti analoghi avvenuti nello stesso negozio nelle settimane precedenti. Per questo il giudice Gianandrea Bussi ha riconosciuto il reato di furto aggravato in continuazione. La difesa, rappresentata dall'avvocato Eleonora Carini, ha chiesto l'assoluzione e ha già annunciato che ricorrerà in appello.