Seta, più controlli sui bus: “Da 7mila a 19mila multe in un anno”

 Risultati raggiunti e strategie per il futuro. Questo il senso dell'incontro tenuto nella sede di Tempi Agenzia in piazzale Marconi questa mattina, lunedì 18 maggio, dai vertici della società per la pianificazione del trasporto pubblico locale, insieme a Seta che ne ha la gestione e le istituzioni locali. 
Molti i temi affrontati, in particolare quelli che riguardano gli investimenti fatti in questi anni per migliorare il servizio e le prospettive in vista della nuova gara per la gestione del servizio, prevista per il prossimo anno. 
Una conferenza stampa densa di contenuti positivi, ma che ha dovuto registrare come unico neo l'indisponibilità di sei sindaci del territorio di partecipare alla nuova organizzazione del servizio di trasporto pubblico, in particolare a versare la loro quota parte (su 500mila euro totali) affinché i bus possano circolare con la stessa regolarità (verranno meno molti degli stanziamenti statali). 

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Aspetto non secondario, che è stato rimarcato in mattinata, quello del pareggio di bilancio di Seta, obiettivo raggiunto per il secondo anno consecutivo. 
Che ha permesso di poter estendere la rete di vendita e investire su alcune innovazioni, sia nell'acquisto dei biglietti che alle fermate. 

Da qualche tempo, infatti, l'abbonamento si può ricaricare o acquistare anche con l'applicazione per tablet e smartphone o attraverso internet. E persino a bordo dei bus. 
Sono poi raddoppiati i controlli a contrasto dei "portoghesi", cioè di coloro che usano prendere il bus senza pagare. In questo modo sono state triplicate il numero delle multe, da 7mila a 19mila e sono stati incassati 2 milioni e 500mila euro

A fare gli onori di casa Gianluca Micconi, presidente di Tempi Agenzia: "Il sistema si è consolidato con il giusto equilibrio economico tra risorse e servizio erogato. Gli interventi maggiori sono stati sul sistema in tempo reale per monitorare la situazione e con l'abilitazione elettronica per la sicurezza dei passeggeri. Interventi di riprogrammazione e riorganizzazione sul 20% di 8 milioni di chilometri, un lavoro importante. Interventi sulla Piacenza-Cremona nella Valdongina che aveva bisogno di modifiche. Rimangono poi relazioni costanti con i presidi, perché molti degli utenti sono gli studenti. Siamo comunque ancora in fase di razionalizzazione, non di espansione". 

In seguito è intervenuto Luca Quintavalla, Consigliere della Provincia di Piacenza con delega al Trasporto Pubblico e Mobilità: "Seta è a maggioranza pubblica e quindi deve svolgere il ruolo considerando il carattere sociale. Non c'è sostenibilità in alcuni luoghi di montagna a portare il servizio e quindi è un ragionamento sociale. Ora bisogna pensare alla scadenza del contratto di servizio. Nel 2015 sarà una situazione di passaggio. Già in passato alcune forze politiche definivano Tempi Spa un buco nero, allora come oggi Seta non è un buco nero. È la soluzione migliore possibile. Nessun provato, infatti, può prendere in mano il trasporto pubblico. Si coprono solo il 25% dei costi con i biglietti incassati. Prova ne è che a novembre 2014 la Provincia ha stanziato 1 milione e mezzo al posto dei Comuni". 
Quintavalla ha poi parlato anche dei sindaci "dissidenti": "Sono 6 su 48. Abbiamo avuto incontri, chiesto di unirsi per fare fronte alle difficoltà e alle esigenze. La stragrande maggioranza dei sindaci ha deciso di andare avanti con questo servizio. Alcuni non hanno aderito. Il sistema sta in piedi se tutti fanno la loro parte. Chi non la farà non vedrà garantito lo stesso servizio".

Poi è intervenuto l'assessore alle Società Partecipate del Comune, Francesco Timpano: "Il trasporto pubblico locale deve essere frutto di una scelta collettiva, per decidere quanto partecipare e le risorse da stanziare. Questo è il processo in atto e il risultato è storico di avere 42 sindaci che partecipano. Siamo condizionati dall'esterno per gli stanziamenti statali. E per la contribuzione regionale attraverso l'assessore Donini. 15 milioni arrivano infatti dalla Regione e 1 milione e 600mila euro dagli enti locali. Poi bisogna fare investimenti per avere le migliori tecnologie, dalle telecamere alle app. E tenere assieme anche l'occupazione, perché Seta ha oltre mille addetti. A Piacenza sono 280 i dipendenti. Il Comune ha sempre messo circa 800mila euro quando avremmo dovuto stanziare una cifra inferiore (600mila euro) ma lo abbiamo fatto per senso di responsabilità. Per questo ai sei sindaci che non hanno ancora aderito dico di comprendere questo tema. Il Comune di Piacenza fa la sua parte con la scelta della nuova autostazione in piazzale Marconi e le trasformazioni di piazza Cittadella".

Infine si è avuta la relazione tecnica del presidente di Seta, Pietro Odorici: "Abbiamo rinnovato il parco mezzi con investimenti di 5 milioni di euro: 34 autobus cambiati, 21 nuovi negli ultimi tre anni. La flotta aveva un'età media di 14 anni. Abbiamo abbattuto i costi di manutenzione. Con "Mi muovo" abbiamo introdotto la possibilità di ricaricare abbonamento con bancomat, via internet, smartphone, e tablet. L'ampliamento della rete di vendita, con la copertura di tutto il territorio. In più la possibilità di acquistare il biglietto a bordo, con l'installazione di un computer su ogni mezzo che permette di emettere il ticket. Non sono mancati quindi anche i corsi di aggiornamento per il personale viaggiante. Questo per contrastare l'evasione e avere risultati dal punto di vista aziendale. Inoltre possiamo controllare tutti i mezzi e la regolarità di ogni singola corsa, per ritardi o anticipo. Non da ultimo è stato significativo l'investimento sulle telecamere per ragioni di sicurezza, sia esterne che interne ai bus".