In un momento delicato per il calciodilettanti piacentino, dopo gli eventi che hanno portato alla retrocessione del Royale e alla squalifica per 5 anni di Salvatore Rizzo, il pallone nostrano fa registrare un altro episodio di violenza.
Doveva essere un torneo di festa, tra tre formazioni che hanno già ottenuto parecchio dalla stagione, invece la Supercoppa di terza categoria è terminata con una rissa e qualche spintone di troppo che, fortunatamente, non hanno avuto le conseguenze della gara di promozione. Tensioni che nascono dai due precedenti confronti, il primo in campionato, il secondo in Coppa, quando Sannazzarese e San Polo si sono date battaglia sul manto verde in gare particolarmente accese. Antiche ruggini che però hanno rovinato una serata di beneficenza, visto che il ricavato è stato poi devoluto a Telethon.
Il presidente della Sannazzarese Massimo Berni non ha mezzi termini sull'accaduto: "C'erano tensioni già da diversi minuti in campo, seppur a livello verbale. Quando ho capito che c'era qualcosa che non andava ho cercato di scattare dalla panchina per fermare i più focosi, da una parte e dall'altra. Non è bastato. Credo che queste due squadre che dal punto di vista sportivo hanno fatto benissimo in questa stagione abbiamo però macchiato i risultati agonistici con questo episodio da condannare in tutto e per tutto. Vorrei chiedere scusa al pubblico che è arrivato al Calamari per vivere una serata di festa e di beneficenza e ha dovuto assistere a questo triste spettacolo"
In campo ha avuto la meglio il San Polo, che dopo aver vinto il campionato ha ottenuto il bis. Il San Polo ha battuto con un secco 3-0 la LibertaSPes: reti di Marina, Farina e Migliavacca e ha pareggiato per 1-1 proprio con la Sannazzarese (per il San Polo ha segnato De Iasi). La vincitrice morale è però la Liberta Spes, l'unica a non aver preso parte agli scontri.