Davanti a un posto di blocco allestito dai carabinieri di Bobbio ha pensato bene di proseguire la sua corsa e fuggire a bordo della sua Fiat Uno. I fatti sono accaduti il 12 maggio lungo la Strada Provinciale 42 nei pressi di Podenzano. La pattuglia dei militari si è dunque messa subito all'inseguimento riuscendo a bloccare l'auto del fuggitivo qualche chilometro dopo. A bordo Maurizio Tagliaferri, operaio di 31 anni residente proprio a Podenzano, già conosciuto alle forze dell'ordine come assuntore di stupefacenti. Sottoposto a perquisizione personale il 31enne è stato trovato in possesso di un involucro contenente 5 grammi di hashish, dose che l'uomo ha assicurato essere per uso strettamente personale. Conoscendo il soggetto, avendolo trovato in possesso della dose in questione e soprattutto essendo fuggito all'alt, i carabinieri hanno ritenuto opportuno non fermarsi alla perquisizione personale e hanno deciso di visitare anche l'abitazione dell'uomo.
Appena entrati i militari hanno iniziato a perlustrare la casa finché non si sono imbattuti in una porta chiusa a chiave: a quel punto hanno chiesto al 31enne di aprire e quest'ultimo non ha potuto fare altro che ubbidire. All'interno i carabinieri si sono trovati di fronte uno scenario che non si sarebbero mai aspettati: una serra artigianale delle dimensioni di 1 metro per lato ed alta 2 metri. All’interno della serra, completa di impianto di areazione e umidificazione, erano conservate ben 15 piante di marijuana della ragguardevole altezza di 30 cm ciascuna e tutto il materiale necessario alla coltivazione, come fertilizzanti, contenitori e arnesi vari per il giardinaggio. La stanza però, oltre alla serra, conteneva un vero e proprio laboratorio destinato non solo alla coltivazione e all’essiccazione della marijuana, ma anche al confezionamento di dosi di droga. Non a caso i carabinieri hanno rinvenuto diverse infiorescenze di marijuana appese ad essiccare all’interno di un armadio, nonché altra marijuana già essiccata e pronta per essere suddivisa in dosi, per un peso complessivo di quasi 200 grammi. Inoltre, grazie all’approfondita perquisizione venivano trovati anche 2 panetti di hashish del peso complessivo di ben 300 grammi circa, anch’essi pronti per il confezionamento in dosi da destinare allo spaccio sulle “piazze” di Podenzano e comuni limitrofi. A completare il quadro probatorio a carico del giovane operaio si è aggiunto il rinvenimento di un bilancino elettronico di precisione e di altro materiale – utensili e involucri di cellophane o stagnola – necessario al confezionamento dello stupefacente.
L’uomo è stato quindi dichiarato in arresto dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Bobbio con l’accusa di produzione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, nonché per resistenza a pubblico ufficiale. L’arrestato si trova ora agli arresti domiciliari in attesa della direttissima.
Non è la prima volta che la zona della bassa Valnure risulta essere terra di spaccio: il 21 aprile scorso sempre i carabinieri della Compagnia di Bobbio hanno arrestato in flagranza di reato un 49enne operaio di Vigolzone. L’uomo infatti, anche lui scoperto con una serra artigianale allestita in casa, era stato arrestato con l’accusa, tra l’altro, di produzione e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.