Sembra un ragazzo come gli altri Giacomo Carini, studente di 17 anni del Liceo M. Gioia di Piacenza. Invece la sua passione, il nuoto, lo ha reso uno dei piacentini più vincenti a livello internazionale. Il suo argento all'Olimpiade Giovanile della scorsa estate, tuttavia, è solo un punto di partenza per un talento che, anche recentemente, si è espresso ad altissimi livelli con la Nazionale, a cominciare dall'Energy Standard Cup, in cui ha colto ben 5 medaglie, di cui una d'oro nei 200 farfalla: "Sono stupito in positivo -ammette Carini – non avevamo preparato a fondo questa competizione, perché le gare che contano davvero arriveranno nei prossimi mesi. Non pensavo di fare così bene, anche a livello cronometrico. Stiamo lavorando parecchio con i miei allenatori e questo risultato è la testimonianza del fatto che stiamo andando per il verso giusto"
Una competizione a cui partecipavi come capitano…
Il solo fatto di gareggiare per la Nazionale mi emoziona parecchio e mi dà una spinta ulteriore. Il fatto di essere chiamato capitano è sempre una cosa che inorgoglisce.
Qual è il campione a cui ti ispiri?
A livello italiano sicuramente Filippo Magnini, anche se nuota gare diverse dalle mie. Quello che apprezzo di più di lui è che non solo è riuscito a vincere, ma si è sempre confermato nel tempo: ha una grande forza di volontà che lo spinge ogni volta ad arrivare alla piastra prima degli altri.
Cosa comporta la vita del nuotatore?
Tanti sacrifici e tante rinunce. Scendiamo in acqua per almeno due ore e mezza al giorno, senza contare le ore di palestra. Poi ovviamente c'è la scuola, che non ho alcuna intenzione di tralasciare. Non è facile, ma quando le cose riescono c'è ancor più soddisfazione.
Al di là dell'argento alle Olimpiadi Giovanili, qual è il risultato dell'ultima stagione a cui sei più legato?
Il terzo posto agli Assoluti dello scorso ottobre: non era affatto scontato raggiungere il podio a quei livelli, gareggiando contro i big italiani: non è stato semplice arrivarci e capire come essere competitivi, ma alla fine ci sono riuscito.
I prossimi impegni di Carini?
L'ultima settimana di giugno sarò a Baku per i Giochi Olimpici Europei. A Settembre, invece, ci sarà il Mondiale di Sinapore. Prepareremo le competizioni in maniera mirata e lavorando tanto: il lavoro paga sempre. Chiaramente conterà tantissimo anche la condizione fisica. A mio modo di vedere in una prestazione emergono due fattori: la condizione atletica e l'aspetto mentale. Arrivare in condizione ottimale è fondamentale.
C’è anche la firma del piacentino Giacomo Carini sulla vittoria della squadra giovanile italiana di nuoto all’Energy Standard Cup, importante evento agonistico internazionale giunto quest’anno alla sua quarta edizione e svoltosi nei giorni scorsi a Lignano Sabbiadoro. Gli azzurrini del nuoto, guidati dal responsabile tecnico Walter Bolognani, si sono infatti aggiudicati il trofeo, con uno score di 1.576 punti, lasciandosi alle spalle la Gran Bretagna, seconda con 1.376 punti, la Germania e la selezione composta da atleti russi ed ucraini.
Giacomo Carini – atleta della Vittorino da Feltre allenato dallo staff tecnico composto da Gianni Ponzanibbio, Emanuele Merisi, Gianluca Parenzan e Andrea Frovi – era stato convocato in azzurro da Bolognani sulla base degli ottimi risultati conquistati finora nel corso della stagione agonistica con i colori biancorossi, stagione recentemente impreziosita da una medaglia di bronzo conquistata ai Campionati Italiani assoluti. Carini, promosso al ruolo di capitano e di portabandiera della rappresentativa italiana, non ha tradito le attese e nelle sei gare disputate con i colori azzurri all’Energy Standard Cup – 4 Nazioni che ha visto in acqua oltre centoquaranta atleti dai 13 ai 18 anni – ha infatti conquistato una medaglia d’oro e quattro d’argento. Primo posto, e medaglia d’oro al collo, nella gara dei 200 farfalla categoria tra i 16 e i 18 anni, prova letteralmente dominata dal nuotatore della Vittorino che ha chiuso con l’ottimo crono di 2’00”,13. All’oro conquistato nei 200 farfalla, Carini ha poi aggiunto anche quattro argenti: quello vinto nei 100 farfalla (54”,43 il suo tempo), quello nei 400 misti (4’29”,69 il suo crono) quello nella staffetta 4 x 100 misti con i compagni della squadra azzurra Glessi, Bldisserri e Frigo, e quello della 4 x 100 stile libero in staffetta con i compagni azzurri Frigo, Proietti Colonna e Izzo con il nuotatore piacentino autore di una velocissima frazione chiusa in 51”,52. Per Carni, tra i plurimedagliati della squadra azzurra, anche un buon settimo posto finale nei 50 farfalla (25”,56 il suo tempo).
“E’ stata un’esperienza davvero entusiasmante – commenta Carini – che ci ha permesso di vivere una gara internazionale di altissimo livello ma anche di consegnare all’Italia un trofeo ambizioso. Sono onorato di aver fatto parte di questa squadra ma anche di esserne stato il capitano e il portabandiera; mi auguro di aver dato un contributo agonistico all’altezza della situazione”.