Si gioca a Gossolengo, sul campo del Royale Fiore, la partita di playout tra i viola e la Medesanese: una gara con tante reti, che purtroppo però verrà ricordata per un gesto che ben poco ha a che vedere con il calcio giocato. Il pugno di un presidente al direttore di gara che con ogni probabilità causerà anche la retrocessione a tavolino della sua formazione.
Nei tempi regolamentari succede di tutto, con le due squadre che si danno battaglia; infatti quando l'arbitro decreta la fine dei 90 minuti il risultato è 2-2. Vantaggio della Medesanese con Fanti al 29', pareggio di Centi al 52'. Il nuovo vantaggio ospite con una punizione di Terranova al 56' sembra tagliare le gambe ai locali, invece arriva di nuovo la parità con Cossetti al 73'. Il pareggio, al termine dei supplementari salverebbe il Royale e condannerebbe i rivali, ma a condizionare fortemente la prestazione della formazione di Rizzo sono le espulsioni: il Royale Fiore si ritrova in 8 uomini prima di cominciare l'overtime.
Non è finita qui. Prima che il primo tempo supplementare arrivi al termine l'arbitro decide di espellere un giocatore della Medesanese, che rimane quindi in 10, e successivamente un altro giocatore del Royale Fiore, che chiude addirittura in 7. A questo punto accade l'irreparabile. Un fatto gravissimo, destinato a segnare in negativo il destino della squadra piacentina, forse non solo per questo campionato. Un accadimento che nessuno avrebbe voluto raccontare in una partita di calcio. Il presidente dei gigliati Salvatore Rizzo perde completamente le staffe e, una volta entrato in campo, colpisce il direttore di gara: è solo l'inizio di una rissa vergognosa. A questo punto intervengono i carabinieri a placare gli animi. Partita sospesa.
In seguito a questo episodio è quasi scontato che il giudice sportivo decreti la vittoria a tavolino per 3 a 0 in favore della Medesanese; tutto ciò significherebbe retrocessione per la squadra gigliata (e forse il capolinea del Fiore Royale tra i dilettanti)