Tice lancia Mindbook, il primo social per un uso consapevole del web

 Non avrà forse lo scopo di scalzare Facebook, certo è che il progetto in fase di realizzazione da Tice, cooperativa sociale piacentina che si occupa di apprendimento, promette di avere potenzialità davvero interessanti. Si chiama Mindbook ed è il primo temporary social network per ragazzi con bisogni educativi speciali. In pratica il primo passo sulla strada verso un uso consapevole dei social, per i quali è stato realizzato un video promo (che trovate in allegato). 

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L’idea, nata in seno alla cooperativa che ha sede sullo Stradone Farnese, sta partecipando al concorso “Think for social” lanciato da Vodafone e se dovesse classificarsi nella fase finale potrebbe addirittura contare su un finanziamento di 1 milione di euro. Attesa quindi per il 21 di maggio, quando verrà reso noto il verdetto, anche se la cooperative ha fatto sapere di essere alla ricerca comunque di sponsor o partner per portare avanti il progetto. 

Nel frattempo Francesca Cavallini, responsabile di Tice, ci ha spiegato in cosa consiste Mindbook: “L’abbiamo definita una applicazione per bambini con bisogni educativi speciali, in realtà i principali destinatari sono quelli a sviluppo tipico, perché avrebbe la finalità di accrescere la responsabilità dei ragazzi sul web, facendogli capire che si può anche essere buoni. Un social per la cittadinanza attiva dove sarebbe possibile addirittura fare volontariato virtuale oltre a conoscere i rischi che si nascondono su internet”.

Non solo, perché Mindbook avrebbe lo scopo di creare “una comunity integrata, in cui i tutor impiegati sarebbero impegnati in un training costante, cioè un aggiornamento su quando e come denunciare le storture del web. Per i ragazzi disabili, poi, sarebbe interessante fare network  – ha aggiunto Cavallini – attraverso le famiglie, che sarebbero in grado di razionalizzare le scelte in base a quante realtà vivono la loro stessa condizioni promuovendo in questo modo l’incontro per questi giovani. Non solo per fidanzarsi ma anche per essere amici attraverso interessi simili”.