Folle raid nella sede del Rottofreno Calcio, 15mila euro tra danni e bottino

Ingente furto alla sede del Rottofreno Calcio, il fatto è accaduto nella notte tra mercoledì e giovedì scorsi. Ignoti si sono introdotti nella struttura e hanno letteralmente messo a segno un raid devastante. Prima si sono rivolti al bar che hanno saccheggiato rubando un’affettatrice, svuotando il frigorifero e arraffando tutto ciò che  si sono trovati di fronte, persino bottiglie di vino e acqua. Poi sono passati al magazzino rubando attrezzi da lavoro come tagliaerba e motoseghe, ma anche attrezzature sportive come palloni e divise da gioco. Il tutto sfondando porte e sradicando cancelli. Non solo, non contenti i malviventi hanno addirittura impugnato gli estintori scaricandoli negli spogliatoi e negli uffici. Insomma una vera e propria devastazione, tra danni e refurtiva si calcola un totale di 15mila euro.

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Un gesto che ha gettato nello sconforto la società, come spiega il direttore organizzativo Filippo Sogni: “Si deve sempre tenere presente che società come la nostra sono a tutti gli effetti associazioni di volontariato e una spesa di 15mila euro per noi rappresenta un problema molto serio. Avevamo già pianificato le prossime tappe dal punto di vista societario, avevamo stilato previsioni economiche e ci stavamo già preparando alla prossima stagione, ora è tutto da rifare. Senza contare che la nostra squadra è ancora impegnata in alcuni tornei e ora non abbiamo materialmente le divise per disputare le partite, le hanno rubate tutte”.

La scena che Sogni si è trovato di fronte è stata davvero scioccante: “Porte spaccate, ambienti sottosopra, cancelli divelti, polvere di estintore ovunque, io sono stato tra i primi a raggiungere la sede, chiamato dal magazziniere, ed è stata una scena davvero sconcertante. Ora dobbiamo stringere i denti e ripartire. Guardiamo il lato positivo, per fortuna al momento della razzia in sede non era presente nessuno: a giudicare dalla cattiveria con cui hanno messo a segno il colpo non voglio immaginare cosa avrebbero potuto fare se si fossero trovati di fronte un membro della società”. Sul fatto indagano i carabinieri.