Accoltellò alla schiena un connazionale al termine di una furibonda lite. Ahmed Takim, marocchino di 36 anni, è stato condannato questa mattina (6 maggio) a 6 anni di reclusione per tentato omicidio e al pagamento di 15mila euro di provvisionale (risarcimento da stabilirsi in sede civile). Il violento episodio di sangue si era verificato all'alba di Capodanno a Fiorenzuola (Piacenza), in via Trieste. Protagonsiti della vicenda due magrebini di 36 e 32 anni che si conoscevano e che erano ubriachi fradici. All'improvviso la lite, avvenuta vicino a un bar, degenerò: il 36enne estrasse dalle tasche un coltello e sferrò una coltellata al connazionale. Un fendente che ha raggiunto la schiena dello straniero. Una sola coltellata, è emerso nella ricostruzione processuale, ma che lo ridusse in di vita (fu ricoverato in Rianimazione all'Ospedale Maggiore di Parma). A quel punto il 36enne provò la fuga, ma fu rintracciato pochi minuti dopo dai carabinieri che lo arrestarono. Per l'imputato – difeso dagli avvocati Alida Liardo e Piero Spalla – il piemme Michela Versini aveva chiesto sei anni di reclusione. Pena confermata dalla sentenza del gip Giuseppe Bersani. La difesa ha tuttavia sempre sostenuto che Takim non voleva uccidere e che non era dunque giustificata la pesante accusa di tentato omicidio.