La gioia della Vigor Carpaneto 1922 neopromossa in Eccellenza

Le emozioni di una domenica memorabile, la gioia per un cammino esaltante, la soddisfazione per un'impresa sportiva non da poco. E' viva l'euforia della Vigor Carpaneto 1922, fresca del salto in Eccellenza dopo la vittoria per 3-2 nello scontro diretto di Brescello che metteva in palio la vittoria finale del campionato di Promozione. Il tutto in uno scenario emozionante, con più di 800 persone presenti allo stadio "Morelli" del paese reggiano; folta anche la rappresentanza dei sostenitori di Carpaneto (circa 200), che al triplice fischio hanno potuto gioire con i ragazzi di Mino Lucci per l'impresa compiuta. 
Dalla Seconda categoria all'Eccellenza in tre anni: è questo il cammino del Carpaneto sotto la presidenza di Giuseppe Rossetti, che non nasconde la grande gioia per l'ennesima impresa dei suoi ragazzi. "Innanzitutto – commenta Rossetti – permettetemi di ringraziare Carpaneto, che ha risposto presente a una chiamata importante come la partita di Brescello. Questa promozione ha un sapore speciale, ci speravo tanto dall'inizio ma non ci credevo. Era difficile giocare e vincere su questo campo, ma la nostra esperienza in una partita secca ha fatto la differenza. Non ci sono parole per descrivere questa gioia: è la vittoria del gruppo, della società, di tutti: stiamo facendo bene. Prima di guardare all'Eccellenza del prossimo anno, un campionato importante che affronteremo con i nostri mezzi, senza strafare, non dimentichiamoci che ci aspetta una finale di Coppa Italia da disputare e alla quale teniamo tanto". Mister Lucci verso la conferma? "Nei prossimi giorni definiremo la cosa, ma c'è la volontà reciproca e ci sono le condizioni ottimali per proseguire insieme. 
Ed ecco anche le parole del condottiero in panchina, subentrato a settembre a Massimo Cornelli alla guida della squadra. "Quando sono arrivato – spiega Lucci – la squadra era un po' smarrita e ho cercato di dare punti di riferimento a una squadra destinata a lottare per vincere il campionato. Nel corso del cammino ci siamo un po' smarriti, poi ci siamo guardati in faccia e ci siamo detti che volevamo arrivare a Brescello per giocarci il campionato. Abbiamo preparato molto bene questa partita e ora possiamo festeggiare. Il merito va a tutti i giocatori, il resto va riconosciuto al presidente Rossetti per le tre promozioni consecutive e anche a tutti i ragazzi e gli allenatori di questi anni, perché un percorso così non si costruisce all'improvviso". 
Nella vittoria di Brescello c'è anche lo zampino di Fabio Centofanti, attaccante classe 1974 autore di un gol e due assist decisivi. "E' stata – spiega "Cento" – una vittoria strameritata, dove a imporsi è stata la squadra più forte. Abbiamo coronato un campionato un po' matto e anche l'andamento di questa partita (dal 3-0 al 3-2) lo dimostra. A 40 anni è una promozione particolare, nel corso dell'anno ci ho creduto sempre di più. Il mister ci aveva chiesto personalità e l'abbiamo messa sul campo". "E' una promozione – gli fa eco il compagno di reparto "Dede" Valla – fantastica, a Brescello dopo le difficoltà iniziali e tranne qualche brivido nel finale abbiamo giocato un'ottima partita, con personalità. E' stato meglio dover arrivare con un solo risultato utile, la vittoria. La dedica di questa promozione la faccio alla famiglia e al gruppo". 
Dopo i festeggiamenti sul campo, la lunga serata di gioia è proseguita in paese (alla presenza del sindaco Gianni Zanrei e dell'assessore allo Sport Alessandro Tondelli, ex capitano del Carpaneto e presente anche a Brescello), con il pullman della squadra accolto all'arrivo dalla banda musicale di Carpaneto e con la baldoria proseguita in piazza con pizza, birra e musica. Bello così, anche perché i ragazzi del presidente Rossetti hanno festeggiato la terza promozione consecutiva. Diversi i protagonisti che si sono succeduti in questo triennio, ma c'è anche chi ha gioito per tre volte: si tratta del difensore Andrea Gorrini e del trequartista Giacomo Perazzi, già in rosa nella squadra regina di Seconda categoria e confermati anche negli organici capaci di vincere in successione la Prima categoria e la Promozione. 
Partiamo dal "veterano" Gorrini, difensore centrale classe 1974 che vanta una brillante carriera anche in serie C, dove tra l'altro ha vestito la casacca del Fiorenzuola. Insieme all'attaccante Fabio Centofanti (coetaneo), è il faro di esperienza della squadra di Lucci. Quarantuno anni già compiuti, il difensore piacentino non ha certo perso l'entusiasmo di giocare. 
"Dopo due promozioni – spiega nel day-after dell'impresa di Brescello – salire in Eccellenza è il coronamento di tre anni fantastici ed è un po' la ciliegina sulla torta. Personalmente, la Promozione era l'unico campionato che non avevo vinto in carriera e ci tenevo particolarmente a centrare anche questo traguardo. E' stata un'annata trionfale fino a dicembre, ci girava tutto bene e abbiamo sbagliato poco o nulla. Poi in una stagione possono arrivare periodi dove le cose vanno peggio, ma siamo stati bravi a non disunirci, facendo leva sulla forza del gruppo nonostante i tre punti tolti dal giudice sportivo e il Brescello in grande forma. Andare a vincere in casa della prima all'ultima giornata è una grande soddisfazione. Non essendo in distinta, ero più teso fuori dal campo che se avessi giocato, perché in questo caso saresti talmente concentrato che le emozioni "live" al punto di svanire". Quindi stringe il focus sul suo reparto. "La difesa è andata bene, ci siamo adattati a diversi moduli, questo è stato possibile perché in rosa ci sono giocatori bravi, intelligenti e capaci di adattarsi. Penso che il tasso tecnico sia molto elevato e che questi ragazzi possano giocare categorie superiori. Nel momento-no della stagione il calo è stato di squadra e non solo del reparto difensivo, che però ne patisce maggiormente le conseguenze in quel contesto. Alla fine, posso dire che forse abbiamo avuto la miglior difesa del campionato in termini di qualità". 
Cosa farà ora Andrea Gorrini? 
"Per ora mi godo la promozione, poi vedremo. Adesso non posso dire nulla perché sinceramente non lo so: seguirò l'istinto. Sicuramente anche quest'anno mi sono divertito molto: quando si vince ci si diverte sempre". 
L'altro biancazzurro della tripletta di promozioni è Giacomo Perazzi, fantasista classe 1991 capace di giocare sia come esterno offensivo sia come trequartista. Originario di Bettola, Perazzi ha mosso i primi passi calcistici nella Pontolliese, poi è approdato al settore giovanile del Piacenza Calcio, giocando nei Giovanissimi, negli Allievi (dove in panchina c'era Lucci, con lui ora al Carpaneto) e nella Primavera. Nel mondo dilettantistico, invece, ha vestito le maglie di Marsaglia e Rivergaro per poi approdare tre anni fa a Carpaneto in Seconda categoria. 
"Sono stati tre anni di vittorie – spiega Perazzi – un qualcosa che capita a pochi e poche volte nella vita, come del resto la partita di Brescello, un qualcosa di unico. Ringrazierò sempre il Carpaneto, a partire dal presidente Rossetti: è la squadra che mi ha dato questa chance e che mi ha rilanciato. Tutte le promozioni sono state stupende, anche questa e pure la vittoria di Brescello è stata una di quelle più belle pur non avendo giocato. E' stata un'annata straordinaria, con un gruppo bellissimo". 
 

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