Pallanuoto, l’Everest batte Firenze e festeggia la salvezza

EVEREST PIACENZA PALLANUOTO – PALLANUOTO FIRENZE  8 – 6  (5-3) (2-1) (0-2) (1-0)

Radio Sound

Piacenza: Guasto, Vagge 1, Sartorello L., Michelotti 1, Sgarbi, Martini, Falcone, Merlo, Costantino 4, Tenore 2, Sartorello G. All. Van der Meer

Firenze: Presutti, Franceschi 1, Corti L. 1, Felici F., Simonti 1, Korovessis 1, Felici G. 1, Saccardi, Borella, Panerai 1, Ciatti, Corti A., Masoni. All. Bosazzi
Superiorità numerica: Piacenza 4/14  Firenze  4/11
Rigori: Piacenza 1/1  Firenze 0/1
Arbitro: Franceschi

L’Everest vince la sua partita più importante della stagione e lo fa grazie ad una prestazione giocata al massimo da tutti i suoi atleti.

Una vittoria decisamente molto importante che ha reso omaggio a tutto il lavoro fatto durante la stagione, sia dal tecnico che dai suoi ragazzi, e che premia un settebello che ha giocato con una intensità ed una passione che solo un grande capitano come Costantino poteva possedere e trasmettere ai suoi.
Fuori l’importante pedina Trevisan, tutti i piacentini hanno fatto il possibile e l’impossibile per portare a casa questi tre meritatissimi punti che, comunque sommati ai precedenti 18, non sono ancora in grado di dire che il Piacenza è matematicamente salvo.
Fuori la Mestrina, entrata ieri ufficialmente nei play-out, resta ancora aperta la partita tra Modena, Piacenza e Cus Milano, ma la differenza in questo entusiasmante e durissimo campionato la faranno gli incontri di queste imminenti due ultime giornate. Mentre per i piacentini l’uno-due contro le due squadre che hanno dominato il campionato appare decisamente una strada in difficoltà, per le altre due squadre c’è qualche chances in più di fare punti, ma si sa che, come ha ricordato Michelotti citando il suo grandissimo allenatore Mistrangelo, tutte le partite partono dallo 0 a 0.
Ma veniamo al trionfo di ieri in quel di Cremona dove, purtroppo, al solito, uno sparuto numero di appassionati ha comunque avuto il piacere di assistere ad una partita tiratissima, vera, entusiasmante, intensa e ricca di emozioni.
Il Piacenza vince e convince superando gli increduli fiorentini, rei soltanto di non avere pensato che i padroni di casa, rispetto a loro, erano molto più affamati e quindi determinati a tutto.
E’ proprio stata la partenza di questa partita l’arma vincente del Piacenza che con grande classe ed autorità sfrutta subito sia la prima che la seconda superiorità grazie ad un infinito Tenore che con una mira perfetta centra il sette e grazie a Michelotti che da posizione 1 infila bene, nella stessa circostanza, l’incolpevole Presutti.
Ma tra gli iniziali due goal non dobbiamo dimenticare la prima grande parata di Guasto che nell’uno contro uno para il tiro a Felici; buon segno per il siciliano che disputerà, insieme a tutta la difesa piacentina, una ottima partita risultando poi nel finale determinante.
Il Firenze è squadra forte, esperta e coriacea tanto da tirar fuori subito i denti e rispondere con due reti: di Panerai la prima da posizione 6 in superiorità al termine di una bella azione e di Simenti la seconda che colpisce dal perimetro attaccando la zona piacentina. E’ proprio stata l’applicazione corretta di questo schema che, con ogni probabilità, ha permesso ai ragazzi di van der Meer di vincere visto che delle sei reti realizzate dagli ospiti, quattro sono in superiorità, c’è una colombella ed appunto la rete di Simenti del momentaneo pareggio.
Pareggio che dura poco e che i fiorentini non raggiungeranno mai più….
E’ un ottimo Piacenza quello che sta giocando, concentrato, deciso e determinato, tanto che lo splendido Capitano si inventa un gran tiro da fuori e riporta in vantaggio i suoi. Mentre in avanti gli ospiti faticano ad attaccare la zona piacentina, dall’altra parte il centro Riva fa il suo e così alla quarta superiorità numerica conquistata arriva il bellissimo goal di Vagge. Risultato 4 a 2 e Van der Meer che si gongola per le tra delle quattro superiorità sfruttate.
Ma non basta è ancora il capitano Costantino che si inventa tiratore da posizione 1 e con un perfetto tiro incrociato porta a più tre i suoi.
Il Firenze è sempre più confuso, e soprattutto comincia ad innervosirsi per la sua impossibilità di andare in rete contro l’arroccatissima difesa guidata da un ottimo Falcone. Ci provano ripetutamente tutti i grandi tiratori fiorentini sia Korovessis, che Saccardi che Ciatti e Corti, ma o sono imprecisi o i loro tiri vengono fermati.
In una situazione simile è comunque Corti Luca che riesce a far superare di un soffio la linea di porta alla palla al termine di una superiorità.
Ma, per ora, la musica non cambia visto che l’inizio del secondo tempo rappresenta il momento migliore dei piacentini che grazie a Riva conquistano un rigore che lo spavaldo Costantino trasforma senza mezze misure; 6 a 3. La partita si assesta così tra due squadre che vede l’una giocare molto bene e con ordine e l’altra decisamente forte, ma spiazzata dal risultato e costretta a rincorrere. Un tema che occupa quasi tutto il secondo tempo, sino a quando ancora lui ( Costantino )
Si piazza al centro gira l’avversario ed a tu per tu con il portiere porta il Piacenza al massimo vantaggio.
Gli ospiti non mollano ma in avanti faticano anche se l’ottimo Korovessis sul finale del tempo trasforma una superiorità con una bella giocata ed accorcia.
Il terzo tempo inizia con il risultato di 7 a 4 e l’atteggiamento delle due squadre cambia. Da un lato il Piacenza tira un po’ ( forse troppo ) il fiato e dall’altro il Firenze non ci sta e si rifà sotto iniziando anche ad applicare un gioco che, in crescendo da qui sino a fine partita, salirà nei toni agonistici forse eccedendo qualche volta. Ma al di la di questo la forza della terza realtà del campionato si sente tutta e seppur in difficoltà i fiorentini hanno il merito di crederci e provarci in tutti i modi, tanto da trovare in Franceschi l’autore di una precisissima colomba, che porta gli ospiti all’inizio del terzo tempo a meno due. In una frazione tiratissima ed a lungo equilibrata, mentre la partita diventa sempre più maschia e le espulsioni fioccano, tanto da metter fuori Michelotti, è soprattutto il Firenze che fa la partita e sul finire Felici riesce ad accorciare ulteriormente in superiorità al termine di una bella giocata.
Inizia il quarto durissimo tempo con il risultato apertissimo di 7 a 6, ma da entrambe le parti la stanchezza comincia ad affiorare ed il tema è sempre quello; gli ospiti si fermano davanti alla difesa piacentina e commettono numerosi falli gravi tanto che in pochi minuti Franceschi, Saccardi e Masoni finiscono definitivamente fuori e in una superiorità numerica a favore del Piacenza arriva l’ottavo goal piacentino. E’ Tenore che si sente in mano la palla giusta e da posizione 2 piazza un tiro che scheggia il sette e finisce in rete facendo esultare al massimo i suoi. Ma non è finita perché mancano ben oltre quattro minuti di gioco ed a 3 e 55 dalla fine arriva un episodio che caricherà ulteriormente i padroni di casa e cioè il rigore di Borella ottimamente neutralizzato da Guasto.
E’ ancora gioia negli occhi e nelle braccia esultanti dei piacentini che si caricano per difendere sino alla fine questa meritatissima ed indimenticabile, oltre che importante, vittoria.