Dilaga il malessere all'interno del corpo della Polizia Municipale in vista dell'incontro odierno in prefettura che vedrà i rappresentanti sindacali a confronto con l'amministrazione comunale, dopo la fumata nera nell'ultimo incontro dello scorso settembre.
Sul tavolo della trattativa, che prosegue ormai da due anni e che è stata oggetto degli interventi dei consiglieri comunali Roberto Colla e Carlo Pallavicini durante l'ultima seduta del consiglio di ieri, la richiesta da parte degli agenti della Municipale di veder riconosciuto un aumento degli emolumenti a fronte dell'estensione dei servizi richiesti e della contestuale forte riduzione del personale in servizio (una decina di agenti in meno rispetto a due anni fa).
E, nonostante le rassicurazioni del sindaco Paolo Dosi che proprio durante il Consiglio di ieri ha dichiarato che presto (il prossimo 2 maggio) prenderà servizio il nuovo comandante Stefano Poma oltre a garantire l'ingresso in servizio di 5 nuovi ausiliari, il clima resta di grande freddezza. Ad aggravare la situazione – come ci spiega un agente – il mancato riconoscimento di un'indennità per il personale di servizio in strada, l'aumento dell'indennità di pubblica sicurezza, ferma da 30 anni, il mancato riconoscimento degli straordinari nei turni di servizio durante i festivi infrasettimanali e il problema delle missioni in trasferta, riconosciute come turni di servizio di 6 ore, nonostante richiedano un impegno orario spesso maggiore.
Una vertenza che ha ricompattato tutte le sigle sindacali (Cgil-Cisl-Uil, Sulpl e Ugl), pronte a indire lo sciopero nel mese di maggio qualora non si dovesse arrivare nemmeno questa volta ad un accordo.