Castello, si fingono carabinieri e aiutano un complice ad aprire la cassaforte

"Signora le stanno rubando la cassaforte, ci faccia entrare siamo carabinieri". Con queste parole tre uomini vestiti in borghese si sono presentati alla porta dell'abitazione di una donna 79enne che vive a Castelsangiovanni. In effetti, in cantina dove la donna tiene la cassaforte era davvero presente un uomo intento a commettere un furto con tanto di oggetti da scasso: peccato che il ladro fosse un complice dei tre, entrato in casa alcuni minuti prima. Uno dei finti carabinieri è rimasto in casa della proprietaria fingendo di chiamare la caserma, i superiori, i colleghi e quant'altro, gli altri due invece sono corsi ad arrestare il ladro: tradotto, sono andati a dare una mano al loro complice. Al termine del lavoro i quattro si sono allontanati con il contenuto della cassaforte, ovvero alcuni oggetti in oro del valore di circa un migliaio di euro. Quando la donna è andata a controllare la cassaforte trovandola aperta e vuota si è resa conto che qualcosa non andava e ha chiamato i carabinieri. Una volta arrivati sul posto, i militari, quelli veri, hanno in effetti constatato il furto.

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Il Maggiore dei carabinieri Michele Mancini si rivolge ai cittadini e tiene a precisare che non è la prima volta che accade un fatto analogo, anzi si parla del quarto furto in pochi mesi commesso da finti carabinieri con queste modalità. "Queste persone – spiega Mancini – effettuano prima dei sopralluoghi per scegliere le abitazioni migliori come in questo caso con la cassaforte in cantina e quindi lontana dagli occhi dei padroni di casa. Poi lasciano entrare un complice che comincia a scassinare la cassaforte e solo pochi minuti dopo si presentano i tre fingendosi carabinieri. Questi banditi si fingono appartenenti all'Arma ma si presentano in borghese, spesso con berretti calati sugli occhi e guanti per non lasciare impronte. Un abbigliamento sospetto, soprattutto in queste giornate di caldo. Inoltre, ovviamente, questa banda non si sposta con la gazzella ma con un'auto comune. Ebbene, quando si presentano a casa dei cittadini, i veri carabinieri​ mostrano sempre un segno distintivo, se così non è, o comunque se si hanno dei sospetti, chiamate il 112 senza timore di disturbare".