Sicurezza stradale, anche il sindaco Dosi ubriaco. Ma è solo una finta

Anche il sindaco Paolo Dosi ha voluto sperimentare in prima persona il "percorso ebbrezza", la nuova chicca delle lezioni di educazione stradale per le scuole organizzate da Comune e Polizia Municipale. Si tratta di una simulazione di guida – proposta ai ragazzi degli istituti superiori – che viene svolta con particolari occhiali che simulano, appunto, la visione che può avere un automobilista che si metta al volante con un tasso alcolemico di 1 mg per litro: quasi impossibile non combinare disastri, e basta provare (per finta, d'intende) per credere.
Vista appannata e tempi di reazione dilatati non sono però le uniche problematiche da superare sulla strada, ed è anche da questa constatazione che i vigili urbani partono per far sì che bambini e adolescenti interiorizzino al più presto le norme della strada: "Sono proprio i bambini – ha spiegato il comandante vicario della Polizia Municipale, Massimiliano Campomagnani – a fare da 'piccoli vigili' con i genitori, quando violano le regole". 
Ecco allora i progetti rivolti a tutte le classi d'eta, dall'infanzia alla scuola superiore di II grado passando da elementari e medie: "Conosciamo le regole", "A ciascuno il suo…", "Pronti a partire?", "Sicuramente", "Passeggiamo in città con la Polizia Municipale" e "Pedalando con la Polizia Municipale" sono affiancati da "Stacca il bullone" (contro il bullismo e per la prevenzione ed il contrasto delle forme di prepotenza comportamentale) e "Selfie e cin cin" (progetto finalizzato a contrastare l'uso smodato del telefonino alla guida dei veicoli e la guida in stato di ebbrezza).
Le cartine "a misura di bambino" distribuite agli scolari, con i principali punti di riferimento, completano un'offerta formativa che ha fatto dire all'assessore Giulia Piroli che "Anche se siamo ammalati di "benaltrismo", in realtà su questo fronte Piacenza può essere modello per tante altre città". 
 

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