Guardia di Finanza, bilancio operativo dell’attività in regione nel 2014

Nel corso del 2014 le Fiamme Gialle emiliano-romagnole hanno consolidato le azioni di contrasto dei fenomeni di evasione, di frode, di illegalità e criminalità economico-finanziaria più gravi e pericolosi, in grado di danneggiare la stabilità dei conti pubblici, delle imprese, dei mercati e dei consumatori.
Il riportare alla luce l’economia sommersa, infatti, è finalizzata non solo al recupero delle risorse sottratte ai bilanci pubblici ma anche ad arginare la diffusione dell’illegalità e dell’abusivismo nel sistema economico regionale, caratterizzato peraltro dalla presenza di importanti distretti industriali, a tutela delle imprese e dei professionisti che rispettano la legge e le cui prospettive di sviluppo sul mercato sono seriamente compromesse dalla concorrenza sleale di chi opera nell’illegalità. 

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I risultati di servizio conseguiti nella decorsa annualità vengono riepilogati nell’ambito delle seguenti macro-aree operative:

1.    Contrasto alle frodi fiscali e all’economia sommersa

Nell’ambito delle molteplici attività di polizia giudiziaria rivolte al contrasto all’evasione e alle frodi fiscali, i reati tributari portati alla luce sono stati 1586 con la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 1218 soggetti. L’attività amministrativa eseguita ha riguardato n.1377 verifiche fiscali, n.1626 controlli ed oltre 36000 controlli strumentali rivolti, in particolare, ad appurare l’avvenuto rilascio dello scontrino e della ricevuta fiscale, a seguito dei quali sono state rilevate il 26 % di irregolarità. 
A fronte delle attività ispettive in materia di verifiche fiscali sono stati sequestrati valori e/o immobili per circa 18 milioni di euro, mentre è stata inoltrata la proposta alle Autorità competenti per altri 307 milioni. E’ stata portata alla luce la posizione di n.466 “evasori totali” (oltre 200 dei quali in forma societaria), mentre n.48 sono stati i fenomeni di “evasione fiscale internazionale”. Questi ultimi riguardano, in particolare, l’individuazione di residenze all’estero risultate fittizie, l’avvenuto trasferimento, tra società dello stesso gruppo, di materia imponibile in stati aventi regime fiscale più favorevole rispetto all’Italia, nonché i rapporti commerciali intrattenuti con Paesi cosiddetti “paradisi fiscali”.
Con riguardo alle violazioni in materia di lavoro sono risultati oltre 1600 i lavoratori in posizione irregolare (822 dei quali completamente in nero).

2.    Vigilanza sulla spesa pubblica

La verifica del corretto utilizzo delle risorse pubbliche di origine nazionale o comunitaria, a tutela delle fasce più deboli della società, è stata condotta mediante indagini di polizia giudiziaria, approfondimenti disposti dalla Corte dei Conti e controlli nei confronti dei percettori di agevolazioni socio-assistenziali.
In tale contesto, i Reparti dell’Emilia Romagna hanno eseguito n.330 interventi di verifica nell’impiego dei fondi dell’UE, pervenendo alla denuncia di n.189 persone e l’individuazione di contributi indebitamente percepiti per oltre 10 milioni di euro. Con riguardo all’impiego di “incentivi nazionali” sono stati portati a termine n.62 interventi, con la denuncia di n.113 persone (n.4 delle quali arrestate). I contributi indebitamente percepiti sono risultati oltre 61 milioni di euro, mentre i sequestri effettuati hanno raggiunto il valore di 33 milioni di euro.
I controlli nel settore degli “appalti pubblici” hanno riguardato valori per oltre 15 milioni di euro, 7 dei quali risultati assegnati irregolarmente, con la conseguente denuncia di n.28 persone.
Gli approfondimenti nel settore dei finanziamenti del servizio sanitario nazionale hanno consentito di accertare frodi per circa 2 milioni di euro con la conseguente denuncia di n.61 soggetti. Le frodi nella “spesa previdenziale” sono risultate pari a 266.000 euro con la denuncia di 20 soggetti.
Le azioni investigative dei Reparti nel settore dei reati contro la P.A. hanno consentito il sequestro di 97.000 euro e la denuncia di n.198 soggetti, n.12 dei quali tratti in arresto (n.3 per “peculato” e n.2 per “concussione”).
Sono stati, inoltre, portati a termine n.241 interventi nel settore delle responsabilità per danni erariali, con la segnalazione di danni per 134 milioni di euro a carico di oltre 2700 persone. Di queste, ben 2400 sono risultate occupare indebitamente alloggi destinati all’edilizia residenziale pubblica.
Le verifiche rivolte alla scoperta dei “falsi poveri” hanno consentito di accertare violazioni per circa 1,8 milioni di euro, con n.389 casi di irregolarità.

3.    Attività anti-contrabbando nel settore doganale e dei prodotti energetici

Allo scopo di tutelare i traffici commerciali, i Reparti dell’Emilia Romagna hanno esercitato una diffusa azione di controllo mediante presidi di vigilanza statica presso tutti i porti, aeroporti e varchi doganali e un sistema di vigilanza dinamica che estende la rete dei controlli all’interno del territorio regionale, con finalità preventive e repressive. Allo scopo anzidetto, nell’ambito di n.139 interventi eseguiti, sono state riscontrate n.132 violazioni e denunciati n.117 soggetti. Sono stati posti sotto sequestro 786 kg di tabacchi, di cui 159 kg di cheap white, ed oltre 117.000 prodotti di vario tipo.
Nel settore dei prodotti energetici, gli interventi complessivi sono stati n.156 che hanno consentito il sequestro di oltre 13000 litri di alcole e kg 202.000 di prodotti energetici, mentre altri 443.000 kg sono risultati consumati in frode.

4.    Lotta al gioco illegale

In tale comparto i Reparti hanno operato attraverso interventi a tutela:
    della fiscalità dei giochi, a garanzia del gettito complessivo derivante dalla raccolta;
    del mercato, contro forme di concorrenza sleale ai danni degli operatori onesti da parte di offerte clandestine, impedendo i tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata e condotte di riciclaggio di denaro sporco;
    dei consumatori, rispetto ad offerte di gioco illegali, insicure e prive di alcuna garanzia, sia sulla regolarità del gioco, sia sulle probabilità di vincita, tutelando le fasce più deboli, prime fra tutte i minori.

A tutela del monopolio statale del gioco sono stati eseguiti n.655 interventi, n.554 dei quali hanno evidenziato irregolarità, mentre n.824 soggetti sono stati verbalizzati.

5.    Aggressione agli interessi economico-patrimoniali della criminalità organizzata ed al riciclaggio

In tale settore i Reparti dell’Emilia Romagna hanno condotto molteplici attività di indagine sia per la verifica del rispetto degli obblighi antiriciclaggio sia per l’aggressione dei patrimoni illeciti e delle imprese criminali, colpendo la delinquenza organizzata nel cuore dei propri interessi economici e patrimoniali, non solo per togliere alle organizzazioni criminali le proprie fonti finanziarie, ma anche per recuperare alla collettività la ricchezza ottenuta attraverso la commissione di gravi delitti, rafforzando il valore educativo della legalità.
Sono stati eseguiti n.25 interventi nei confronti di operatori finanziari e professionisti in merito al rispetto delle disposizioni antiriciclaggio, al cui esito sono state segnalate n.30 persone con l’accertamento di altrettante violazioni, n.16 delle quali di natura penale. Sono state, altresì, approfondite complessivamente n.2388 operazioni finanziarie “sospette”, operando n.109 contestazioni. Con riguardo alla circolazione “transfrontaliera” di denaro sono stati eseguiti n.204 interventi, riscontrando n.200 violazioni e procedendo al sequestro di 1,8 milioni di euro.
Le indagini in materia di riciclaggio sono state n.143, con la denuncia di n.111 persone, mentre sono stati n.9 gli interventi a contrasto dell’usura con la denuncia di n.26 persone.
Nel settore dei reati fallimentari sono state denunciate n.404 persone, accertate distrazioni di patrimoni pari a 5,4 milioni di euro ed eseguiti sequestri per 31,3 milioni di euro. Sono stati, inoltre, denunciati complessivamente n.141 soggetti per reati societari, bancari e finanziari.
A seguito delle n.108 indagini rivolte al contrasto del falso monetario sono stati denunciati n.114 soggetti (uno dei quali tratti in arresto) e sequestrati valori per 1 milione di euro.
Nel settore del contrasto della criminalità organizzata i Reparti operativi dell’Emilia Romagna hanno eseguito n.135 accertamenti patrimoniali nei confronti di n.232 soggetti, tra cui n.55 società. In tale importante contesto sono stati portati a compimento sequestri per 25,3 milioni di euro e confische per 6 milioni di euro. Sono stati, altresì, sottoposti alle decisioni delle Autorità competenti ulteriori proposte di sequestro per un importo complessivo di oltre 417,2 milioni di euro.

6.    Tutela dei diritti di proprietà e dei consumatori

In tale settore, nella Regione Emilia Romagna i Reparti del Corpo hanno adottato una strategia operativa sviluppata su tre direttrici fra loro convergenti:
    presidio degli spazi doganali;
    controllo economico del territorio esercitato dalle pattuglie su strada;
    l’attività investigativa in senso stretto, finalizzata alla ricostruzione di tutta la “filiera del falso”.
In particolare, sono state denunciate n.298 persone e sequestrati oltre n.528.000 prodotti, di cui n.416.000 contraffatti e n.80.000 insicuri.

7.    Contrasto ai traffici illeciti

In tale quadro i Reparti dell’Emilia Romagna hanno eseguito molteplici attività su delega dell’Autorità Giudiziaria e d’iniziativa che hanno consentito di sequestrare oltre 2 tonnellate di sostanze stupefacenti, la maggior parte hashish e marijuana, e denunciare n.886 persone, 76 delle quali tratte in arresto per spaccio e traffico di droga.
I Reparti del Corpo nel corso del 2014 hanno anche individuato e sequestrato n. 68 armi detenute illegalmente, tra cui pistole (26), fucili (41), mitragliatrici (1), denunciando 21 persone, due delle quali tratte in arresto.
L’attività di servizio a contrasto dei reati ambientali ha consentito di sequestrare kg. 250.000 di rifiuti speciali e verbalizzare n.104 persone, n.69 delle quali per violazioni penali.

8.    Controllo economico del territorio ed il “servizio di pubblica utilità”

La capillare presenza sul territorio permette al Corpo di assicurare un costante presidio rispetto ad una vasta gamma di illeciti economico-finanziari attraverso interventi rapidi. Il controllo economico del territorio è garantito dai Reparti dell’Emilia Romagna anche grazie alle richieste di intervento che giungono al numero di pubblica utilità “117” collegato ad ogni Comando Provinciale. Nel 2014 le richieste di intervento sono state circa 3000.

9.    Concorso alla sicurezza e all’ordine pubblico

I Reparti emiliano-romagnoli concorrono, altresì, al mantenimento dell'ordine e della sicurezza pubblica, principalmente con l’impiego dei militari specializzati “Anti Terrorismo e Pronto Impiego” (ATPI), connotati da un particolare addestramento e conoscenza delle migliori tecniche di polizia, impiegati anche nel dispositivo operativo deputato al contrasto all’illegalità economico-finanziaria ed ai traffici illeciti, assicurando il loro fondamentale apporto soprattutto al controllo economico del territorio