Un ambulatorio medico in via Pozzo rivolto non solo a coloro che non hanno accesso al sistema sanitario nazionale, ma a tutta la popolazione. Questo il progetto, presentato questa mattina, sabato 11 aprile, al Centro Interculturale in via XXI Aprile,dell'associazione volontaristica Arcangelo Dimaggio: un centro gestito unicamente da medici e infermieri volontari dove ricevere assistenza medica di base e che dovrebbe essere operativo, secondo le previsioni, dopo l'estate.
Iniziativa ambiziosa, ma sicuramente lodevole, che ha già incontrato l'approvazione dell'amministrazione e in particolare dell'assessore al welfare e al sostegno alle famiglie Stefano Cugini. "L'assistenza sanitaria che offriamo non è rivolta solo a chi non può ricevere le cure mediche, quindi la popolazione migrante o a quella senza fissa dimora – ha specificato Stefania Calza, medico e volontario dell'associazione – ma anche alla popolazione locale del quartiere Roma, in quanto l'età media è piuttosto avanzata e potrebbe avere problemi a spostarsi, anche solo per un prelievo del sangue".
Il progetto, che sarà anche un modo per riqualificare il quartiere Roma e i locali ospitanti, tristemente noti per essere stati un negozio multietnico particolarmente problematico, non sarà solo un ambulatorio medico per i prelievi del sangue e la misurazione della pressione. "L'obiettivo è anche quello di sgravare il Pronto Soccorso da accessi impropri – ha infatti specificato la dottoressa Calza – Chi non ha accesso al sistema sanitario nazionale spesso sfrutta il Pronto Soccorso come medico di base e quindi la nostra struttura non sarà solo un ambulatorio infermieristico, ma anche un centro prelievi e un luogo dove ricevere supporto psicologico".
Durante la conferenza stampa, l'assessore Cugini ha inoltre voluto ricordare che il progetto non vedrà la partecipazione solo dell'Associazione Dimaggio, ma è al contrario un'iniziativa corale, alla quale prenderà parte anche Emergency. Sono stati rinnovati, infatti, i ringraziamenti al proprietario dei locali che ospiteranno l'ambulatorio, Carlo Becciu, che si sta gratuitamente occupando della loro sistemazione, e all'Ausl, il cui contributo sarà necessario, specie per il centro prelievi.