Asp, la reazione di Unicoop: “Accuse inaccettabili, valuteremo le vie legali”

La vicenda Asp Città di Piacenza ha tenuto banco e scaldato gli animi negli ultimi giorni, ed è culminata con la sofferta approvazione in consiglio comunale della delibera che di fatto estromette dalla gestione dei servizi per gli anziani del Vittorio Emanuele le cooperative sociali Aurora Domus e Coopselios che ora annunciano battaglia legale contro il Comune che ha reso totalmente pubblica la gestione dei servizi in questione affidandola, appunto, all’Asp. Al netto delle preoccupazioni che riguardano gli 80 lavoratori delle due coop, si sta consumando una battaglia tra cooperative.

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O meglio, durante il dibattito dei giorni scorsi è stata più volte tirata in ballo Unicoop con illazioni anche pesanti. Il dubbio che è stato instillato nell’opinione pubblica è che la manovra del Comune sia stata in qualche pensata per favorire Unicoop.  E ciò sulla base dei legami che alcuni dei protagonisti di questa vicenda hanno con la cooperativa in questione, citati dettagliatamente in una lettera a firma di Raul Cavalli in rappresentanza dell’Ati Coopselios-Aurora Domus. Già il consigliere comunale del Pd Stefano Borotti, che nella vita è direttore piacentino di Unicoop, si è espresso contro quello che ha definito un ingiustificato “complottismo” (leggasi l’intervista pubblicata da Piacenza24.com) e, per evitare polemiche ulteriori, ha deciso di non partecipare al voto del consiglio comunale poi concluso con il sì alla delibera comunale sulla reinternalizzazione dei servizi agli anziani.

Ora però è il vertice di Unicoop a esprimersi, e lo fa senza mezzi termini per bocca della presidentessa Arlene Zioni: “Trovo scandaloso e inaccettabile ciò che è stato fatto – dice – e cioè tirare in ballo Unicoop in una vicenda nella quale Unicoop non c’entra nulla. Gli atti che vedono coinvolta la nostra cooperativa nelle questioni del Vittorio Emanuele sono chiari, trasparenti e sotto gli occhi di tutti, e riguardano, peraltro, lo scorso anno”. La Zioni si riferisce al bando per l’appalto (da 40 milioni di euro) relativo alla gestione dei servizi assistenziali all’interno della casa di riposo di via Campagna; bando vinto da Coopselios e Autora Domus e di conseguenza perso da Unicoop che ha poi fatto ricorso, perdendo anche quello. E proprio in seguito alla decisione del Tar, Unicoop ha deciso di rinunciare a proseguire sulla strada dei ricorsi.

Unicoop quindi non ha preso alcuna posizione in questa vicenda, sottolinea ancora Arlene Zioni, e non l’ha fatto – dice – perché “non aveva alcun titolo per farlo” e perché rispetto alla sua attività era ed è totalmente irrilevante qualsiasi decisione presa in un senso o nell’altro. “Totalmente inaccettabili e irriguardose le accuse mosse nei nostri confronti, peraltro da due cooperative con le quali collaboriamo abitualmente”. E ancora: “Unicoop conta 320 soci; alcuni di noi, al di fuori della propria attività professionale all’interno della cooperativa, sono impegnati politicamente e ovviamente lo fanno a titolo personale e si assumono le responsabilità di ciò che fanno e dicono. La cooperativa che rappresento, però, non può accettare un simile attacco infamante”. E conclude dicendo che ora si sta valutando se procedere per vie legali.

(In allegato all'articolo, l'intervista audio completa ad Arlene Zioni)