Copra volley, vince Trento. Il grazie dei tifosi: 15 anni meravigliosi

COPRA VOLLEY PIACENZA – ENERGY DIATEC TRENTINO = 0-3 (14-25 31-33 16-25)

Radio Sound

 

Copra: Tavares 2, Poey 10, Khout 14, Tencati 5, Zlatanov 7, Massari 1, Mario Junior (libero 44%), Papi 3, Ostapenko 2, Marra (libero), Ter Horst , Alletti  all. Camperi

 

Energy Diatec: Zygadlo 1, Nemec 8, Solè 8, Birarelli 9, Kazyski 16, Lanza 17, Colaci (libero 67%), Nelli, Giannelli, Mazzone, Djuric 2, Burgsthaler, Thei  all. Stoytchev

 

Arbitri: Cesare-Santi  Durata set: 20’ 37’ 23’ tot 1h20’

Spettatori: 2910  Incasso: 18077 euro

 

Copra: 14 bs, 4 ace, ricezione (62%), attacco (38%), 7 muri, 22 errori

Energy: 13 bs, 4 ace, ricezione (61%), attacco (57%), 11 muri, 17 errori

 

Il migliore: Kaziyski, ancora una volta decisivo in attacco

La chiave: più solida Trento in ogni fodnamentale

 

di Marcello Pollastri

 

Piacenza – (m.p./infopress) Finisce come da pronostico, con la capolista Trento che espugna il Palabanca con un agevole 3-0 e vince meritatamente la regular season. Nonostante la finale scudetto di due anni fa, ieri sera parevano lontanissimi i tempi in cui Piacenza contendeva a Trento la palma di regina del volley italiano. I trentini vanno avanti dando la caccia a un nuovo tricolore, il Copra volley esce di scena al termine di una stagione dannata, in cui la società è stata risucchiata – come oggi capita purtroppo sovente nel mondo dello sport – in un tunnel dantesco di sfortuna, incontri grotteschi, fiducia malriposta e risorse sempre più esigue. Quest’anno al Copra non si sono fatti mancare nulla per un futuro che adesso si presenta incertissimo. L’attenzione dal campo si sposterà negli uffici societari perché si riapriranno settimane di trattative e soprattutto di speranze che tutto non finisca così. Dopo le parole di Molinaroli in settimana (“chi vuole il Copra si faccia avanti”), al Palabanca il clima era assai malinconico. “15 anni meravigliosi non si cancellano” recitava il commovente striscione esposto dai Lupi biancorossi a inizio gara. Come dargli torto. Ed in effetti i giocatori in campo, con Samuele Papi alla sua forse ultima gara in carriera (“al 90% smetto” ha detto), hanno dato il tutto per tutto. Soprattutto in un rocambolesco e divertente secondo set, davvero infuocato, con tanti errori arbitrali e con quella furia agonistica che spesso ha animato questo classico del volley italiano.

Trento ha avuto la meglio e penserà ad altro. Ma al termine del match tifosi e giocatori si sono radunati in mezzo al campo per un abbraccio collettivo. Cori e striscioni inneggianti la squadra e la società. E a settembre: “Speriamo di essere ancora qui” ha confidato capitan Zlatanov. “Io ci conto”. E non solo lui.