Tanti post-it per pregare per Sonia: “Ora lei vive con Cristo”

La comunità parrocchiale di San Pietro si è unita in preghiera per Sonia, la 14 enne morta ieri, 2 aprile. In chiesa non c’è posto per contenere così tanta gente, molti restano fuori: ci sono i compagni di classe, quelli della scuola di danza, i tanti amici che una ragazza di 14anni può avere.

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Molti di loro per la prima volta scoprono il dolore, quello per aver perso un’amica, una compagna di scuola, di vita, una vita durata troppo poco per Sonia, una vita che ora continua, lontano da qui, lontano da chi le vuole bene, una vita che ora continua in Cristo, come ha detto Don Ezio Molinari, parroco di San Pietro.

E una intera comunità parrocchiale si stringe alla famiglia della piccola Sonia in un momento di preghiera che si è svolto in modo differente dalla classica recita di un Rosario: ognuno dei presenti poteva prendere un post-it e scrivere un messaggio, una preghiera che poi sarà letta nel corso della cerimonia funebre di domani. E così l’ altare che era spoglio per il venerdì Santo, giorno di dolore per i cattolici, si è colorato ed è stato rischiarato dalla luce dei lumini accesi attorno al crocifisso.

In prima fila i genitori e il fratello della 14enne. A un certo punto la mamma si è alzata ed ha preso posto in mezzo al coro. Come Sant’Agostino che diceva “chi canta prega due volte”, mamma Benizia vuol far sentire alla sua piccola la sua preghiera più forte, tirando fuori la voce.

Tutti cantano: “Ti rialzerà, ti solleverà su ali d’aquila, ti reggerà, sulla brezza dell'alba ti farà brillar come il sole, così nelle sue mani vivrai”. Ed ora Sonia vive con Cristo, come ha ricordato Don Ezio.

La prevista Via Crucis del venerdì Santo è stata annullata e tutti partecipano a un’ altra via dolorosa, “quella che stiamo realmente percorrendo e lungo la quale abbiamo accompagnato la nostra amata Sonia che ora vediamo trasparire nella Croce – ha continuato il parroco – . Gesù viene ingoiato dalla morte proprio come la nostra amica Sonia. Gesù è sotto il peso della croce proprio come lo sono i familiari di Sonia e, con loro, tutti noi.

Questi sono i giorni della settimana Santa, quelli della morte di Cristo e nello stesso tempo, purtroppo, quelli della morte di Sonia che con Gesù condivide la medesima terribile sorte ma anche la medesima luminosa origine e anche il medesimo futuro di luce”.

Quella stessa luce che, verso la fine del partecipato momento di preghiera, vedrà illuminare le tenebre di questa notte attraverso i tanti lumini accesi e le tante, colorate, preghiere che ognuno ha lasciato per Sonia.