Si chiama Burundi Smallholders’s Livestock Network, l’idea vincente di Dr. Start-upper 2015, il programma per lo sviluppo di idee imprenditoriali dedicato agli studenti post-graduate dell’Università Cattolica.
I giudici di Start-upper sono rimasti impressionati da “idee tutte valide e innovative”, ma alla fine la scelta è caduta sui tre progetti più creativi e concreti.
Il vincitore, André Ndereyimana, è un 33enne originario del Burundi, marito e padre di una bambina di tre anni. Il suo progetto vincitore, Burundi Smallholders’s livestock network, si propone di costruire una catena agroalimentare specializzata nella produzione, nella trasformazione e nella commercializzazione di alimenti di origine animale, tramite una rete capillare di produttori familiari rurali e peri-urbani. Il tutto partendo dai dintorni di Bujumbura, capitale di uno degli Stati più poveri del mondo.
“L’obiettivo per il futuro è ridurre le carenze proteiche nella popolazione del mio Paese, quindi la malnutrizione dei bambini, delle mamme allattanti e anche di quelle gravide tramite l’offerta di alimenti trasformati e che rispettino gli standard di qualità nutrizionale, sensoriale e igienico-sanitaria”. André racconta che l’idea nasce da un’analisi dei bisogni nel territorio, messa a punto quando era ancora studente.
Nato in Burundi, dove ha vissuto per 15 anni in guerra, André ha lavorato nella cooperazione internazionale per 3 anni a livello delle Ong locali in Burundi e ora sta portando a termine un Phd nella scuola di dottorato Agrisystem della sede di Piacenza dell’Università Cattolica, ma dopo questa vittoria vuole dedicarsi anima e corpo al suo progetto.
“Finalmente ci sono le prerogative per rendere reale questa azienda. Voglio partire dalla parte amministrativa, dalla creazione di uno statuto, del marchio. È un sogno che si avvera”. Andrè vince 2.000,00 € come contributo di avviamento e il supporto della Camera di Commercio di Milano.
Al secondo e terzo posto, a pari merito, si sono classificati Federica Nuzzi con Find your beauty e il trio Arianna Roda, Milena Casali e Donato Colangelo (marchiato anch’esso Università Cattolica di Piacenza, dato che è composto da una dottoranda Agrisystem e da due assegnisti di ricerca della facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali) con BeLio, succhi di frutta liofilizzata destinati alle cosiddette vending machine: la start up riceverà 1.000,00 € come contributo di avvio e una consulenza da parte della Camera di Commercio di Milano.