Ieri sera, al cinema Iris, il regista Andrea Castoldi ha presentato la sua opera prima: "Ti si legge in faccia". Qualche giorno fa, ai microfoni di RadioSound95, ci aveva incuriositi raccontandoci questo film girato fra Sicilia e Lombardia che racconta in modo ironico della crisi e di come stia colpendo soprattutto i giovani.
L'idea è molto originale: mettere a disposizione la propria pelle proprio come uno spazio per affissioni commerciali, più precisamente la fronte. Questa è la bizzarra richiesta che si vede proporre Francesco (Mauro Lamantia), un giovane ragazzo siciliano che vive nel piccolo paesino di Custunaci in Sicilia, da Carlo (Cristian Galeone) un "losco" personaggio lombardo. In questa splendida cornice siciliana osserviamo il susseguirsi delle vicende. La miniera che permette a Custunaci di vivere viene chiusa, il piccolo paesino vede le proprie stradine riempirsi di cortei per la riapertura della cava, le persone perdono il lavoro e la mancanza di sicurezza economica mina la stabilità delle persone, in ogni suo aspetto , da quella sentimentale a quella psichica. La proposta di lavorare per questa fantomatica assicurazione, facendosi tatuare il logo sulla fronte per tre mesi con un guadagno di 30.000 euro, è davvero azzardata e folle, ma fa ben capire fino a che punto la disperazione per la crisi possa spingere un giovane.
Il protagonista passa diverse fasi: dall'indecisione, alla scelta, fino all'accettazione che non è mai però totale. Tante le frasi emblematiche del film che ben rappresentano il mondo d'oggi. Il piccolo paesino di Custunaci, sconosciuto ai più, si trasforma in uno spaccato di mondo e in uno specchio del mondo. Il mondo d'oggi è fuggevole “si cancella dalla fronte (tatuaggio) e dalla mente delle persone". Non possiamo soffermarci su tutto quello che accade intorno a noi, le storie ci colpiscono ma sono talmente tante che non sedimentano e velocemente le cancelliamo. Tutto oggi viene fatto per "catturare l'attenzione del consumatore" non importa per quanto tempo, e come.
Il giudizio nei confronti di questo film è sicuramente positivo, la storia appassiona, si percepisce chiaramente che le fondamenta della pellicola si basano su una sceneggiatura decisamente ben fatta. La recitazione è molto curata e spicca quella di Cristian Galeone che ben interpreta il ruolo che gli è stato affidato.
Un film questo che non rientra nella tradizionale programmazione cinematografica, bensì regista e attori lo portano in tour, come fosse uno spettacolo. Un film indipendente, low budget che però ha la fortuna di avvicinare molto lo spettatore al film.
Alla fine della proiezione, il pubblico ha avuto modo di rivolgere diverse domande al regista che si definisce ex-piacentino, avendo abitato nella nostra città e avendo frequentato la scuola di Marco Bellocchio a Bobbio. Andrea ha parlato di come ha formato la troupe e delle difficoltà intercorse per portare a termine la sua opera prima, ha svelato da dove nasce l'idea del tatuaggio (da un piccolo trafiletto su un quotidiano) e poi alcune curiosità sulla realizzazione del lungometraggio. Il film prosegue il suo fortunato tour in giro per l'Italia, ma il regista sta già lavorando alla sua seconda opera che ci toccherà da vicino perché le riprese saranno effettuate proprio nella nostra provincia, fra Bobbio e Mezzano Scotti. Per questo nuovo lavoro il regista è alla ricerca di comparse. Se interessati a prendere parte alla selezione, all'interno del sito www.tisileggeinfaccia.it trovate la mail a cui inviare CV e foto.