Due ore di confronto costruttivo stamane tra i sindaci di Villanova, Cortemaggiore, Besenzone, San Pietro in Cerro, Fiorenzuola. Lugagnano e il Consorzio di Bonifica di Piacenzanella sede consortile. Un incontro all'insegna delle proposte concrete oltre che sull’analisi approfondita delle cause e delle conseguenze dirette sul territorio provocate dagli allagamenti del torrente Arda la scorsa settimana perlopiù nel comprensorio di Villanova.
In questa sede si è appurata la totale regolarità del rilascio delle acque della Diga di Mignano nel giorno di piena e si è messa a fuoco l'incidenza lungo il tratto del fiume di fattori negativi determinanti quali la mancata manutenzione dell'alveo (in capo per competenza ad altri enti sovraordinati), l'eccesso di urbanizzazione progressiva che ha impermeabilizzato pesantemente il terreno in prossimità dei centri urbani, le strozzature lungo il corso stesso del torrente, la manutenzione degli argini ormai privi di paternità e infine la mancanza di una utile vasca di espansione.
Se il corso d’acqua è dunque è un paziente che ha bisogno di cure immediate l' importante è agire in modo tempestivo convocando al più presto il "tavolo dell'Arda"che porti ad intervenire laddove serve conrapidità e prospettiva. Il tavolo dell’Arda, istituito con merito dall’Assessore alla Difesa del Suolo Paola Gazzolo che, tra le altre cose, ha promosso uno studio specifico in grado di individuare soluzioni adeguate per ovviare alle annose problematiche che si manifestano periodicamente.
Il clima collaborativo della mattinata ha consentito al contempo di creare i presupposti per migliorare e rendere più completaanche la rete di comunicazioni diramate in fase emergenziale.
Il Consorzio di Bonifica di Piacenza, per bocca del presidente Fausto Zermani, ha anche messo sul piatto una proposta di rilievo che si traduce in una collaborazione fattiva dell’ente alla manutenzione dell’alveo del torrente Arda.
Particolarmente importante il contributo offerto dai sindaci del territorio piacentino che hanno condiviso l’esigenza immediata di chiedere la convocazione del Tavolo dell’Arda per risolvere le problematiche di questo delicato snodo idraulico.