Che si giocasse contro una squadra in grande forma e seconda in classifica lo si sapeva da tempo. Il punto di domanda era con quale mentalità sarebbe sceso in campo il Piacenza, soprattutto dopo la sconfitta di Rimini e considerato che si trattava della terza partita in una settimana. In effetti il Piacenza è apparso stanco e confuso di fronte ad una formazione incontenibile, vivace e in grado di creare quattro occasioni da goal già nella prima mezz'ora di gioco. Parliamoci chiaro, ad essere onesti la Correggese ha gestito il match e il Piacenza non si è reso mai veramente pericoloso. Complici anche un Lisi e un Volpe fuori forma, in fase offensiva lo spettacolo è stato davvero poco. Ma gli avversari non hanno fatto i conti con quel Piacenza "da trincea" che caratterizza il lavoro eccezionale di mister De Paola. Un Piacenza che quando si trova in difficoltà è capace di resistere, tenere duro e aspettare l'occasione buona. Occasione che arriva al 16' del secondo tempo: su retropassaggio il portiere dei padroni di casa rinvia ma combina la frittata svirgolando il pallone e consegnandolo di fatto a Bertazzoli, quest'ultimo calcia in porta ma viene fermato dall'estremo difensore che respinge e sul "tapin" Girometta comodamente insacca. Un goal che vale tre punti fondamentali e un secondo posto sempre più vicino. Passando ai singoli, buona prestazione di Saber, intelligente e creativo, e Tarantino che dalla difesa riesce a dare un apporto prezioso anche al comparto avanzato: è proprio lui a colpire la traversa con un colpo di testa al 30' del primo tempo. Ottimo come al solito il baluardo Colicchio che ben dirige il bravo Ruffini, il già citato Tarantino e Cifarelli, quest'ultimo subentrato a Zagnoni dopo pochi minuti di gara a causa di un probabile strappo all'inguine. Alla fine il solito Piacenza di De Paola: robusto, cattivo ed efficace.