Pronte a un’azione legale e a chiedere un risarcimento milionario al Comune. E’ questo in estrema sintesi l’intento di Coopselios e Aurora, le coop che rischiano di perdere la gestione del servizio per i 108 anziani dell’Asp al Vittorio Emanuele. Un’azione legale che sarebbe ancora in fase di definizione, visto che il progetto dell’amministrazione, dopo essere stato approvato in commissione (dove la minoranza ha abbandonato l’aula) è atteso lunedì a un consiglio comunale che non si prefigura per nulla scontato, con molte divisioni anche all’interno della maggioranza. Ma che comunque ha chiari i contorni del risarcimento: “Circa 4 milioni di euro, il 10% dell’accreditamento definitivo per i prossimi 5 anni che ci siamo meritati e non capiamo perché non ci possa essere concesso” hanno spiegato.
“Quello che sta facendo la giunta è un passaggio politico molto difficile da comprendere, che va a interrompere l’integrazione tra pubblico e privato” ha esordito Fabrizio Ramacci vice presidente di Legacoop, nel commentare la decisione dell’amministrazione di riportare ad una gestione completamente pubblica il servizio.
Un progetto per il quale, però, sarebbe necessaria l’apertura di un bando che non consentirebbe di dare garanzie ai circa 80 lavoratori di vedersi rinnovato il posto, visto che potrebbero partecipare persone da tutta Italia.
Dal 2010 al 2014 l’Asp avrebbe perso 5 milioni e 800mila euro, suddivisi in 4 milioni e 200mila tra il 2010 e il 2013 e 1 milione e 600mila euro nel 2014. Motivazioni economiche, quindi, quelle espresse nei giorni scorsi in commissione dal sindaco Paolo Dosi, che aveva chiarito che con tutti i 216 posti anziani in mano alla Asp si potrebbero risparmiare 300mila euro all’anno.
I dirigenti delle cooperative hanno incontrato la stampa nella sede di Legacoop. Guido Saccardi, presidente di Coopselios ha chiarito: “Abbiamo investito soldi, impegno, formazione e dopo cinque mesi ci viene detto che è tutto da rifare. Abbiamo assunto il personale con contratti a tempo indeterminato. La gestione pubblica potrebbe mettere a rischio anche questi posti di lavoro. Il danno sociale che questo può provocare è sicuramente molto più pesante dei risarcimenti economici. È una mossa senza precedenti quella del Comune di Piacenza, che sconfessa un iter di programmazione territoriale. Per di più abbiamo saputo della mancata concessione dai giornali e non ne avevamo avvisaglia perché il report sulla nostra attività è positivo. Riteniamo di essere nel giusto e siamo pronti a difendere nelle sedi legali opportune il diritto di fare i cooperatori sociali”.
“Coopselios è una cooperativa che dà lavoro a 3mila persone, con un basso livello di turnover e con un giro d’affari pari a oltre 111 milioni nel 2014″ ha voluto ricordare Ester Schiaffonati di Coopselios.
ASP PIACENZA, RANCAN (LN): RIPUBBLICIZZAZIONE È PERICOLOSO PRECEDENTE
opposta”. “Non si capisce inoltre come – se l’internazionalizzazione dei servizi al Vittorio Emanuele è ritenuta la ‘ricetta salvifica’ – per gli ospizi civili (e non solo) la giunta abbia imboccato una via esattamente opposta: quella di investire sul privato. Dovremo aspettarci in futuro una ripubblicizzazione di tutti i servizi, dagli asili alle mense? Crediamo che un bando di gara, con criteri trasparenti, con severe pretese sul potenziamento della qualità dell’assistenza e con garanzie per i lavoratori sarebbe stata la
scelta più semplice, più trasparente e più adeguata per garantire migliori servizi agli ospiti della struttura, maggiori tutele occupazionali, e – pure – minori scossoni politici”.