"Non c’è stato nessun ritardo nei soccorsi" Parole di Maurizio Arvedi, direttore del dipartimento di emergenza e urgenza dell’ospedale di Piacenza. Arvedi ha voluto precisare quali sono state -l’altra sera- le fasi dell’intervento sanitario a Emilio Castagnetti, il cacciatore deceduto all’ospedale di Piacenza dopo essere stato ferito da un colpo di fucile, partito accidentalmente dall’arma di un amico. Il chiarimento del responsabile di Piacenza Soccorso arriva dopo lo sfogo di alcuni familiari della vittima, convinti che ci siano stati troppi tempi morti nelle varie fasi dei soccorsi. Secondo Arvedi invece "i ritardi sarebbero stati accumulati prima dell’Sos al 118: "Da quando è accaduto l’evento a Magnano di Carpaneto intorno alle 20:45 alla prima chiamata al 118- ha spiegato- è trascorsa quasi un’ora, erano le 21:28. I primi soccorsi sono arrivati sul posto alle 21:41, qui le prime cure e alle 23:13 l’arrivo del ferito all’ospedale di Piacenza . Diversi i fattori che avrebbero impedito che il trasporto avvenisse prima : nell’area- ha spiegato Arvedi- i cellulari hanno poco campo ed era impossibile arrivarvi in ambulanza. Nel frattempo ieri è stata effettuata l’autopsia sul corpo di Castagnetti. I risultati dell’esame avrebbero confermato la morte per shock emorragico. I funerali si svolgeranno domattina alle 10 nella chiesa di Sant’Antonino a Veleia e, per soddisfare un desiderio del defunto, la salma sarà accolta dal suono della banda musicale. Eseguirà i brani il corpo bandistico di Noceto.