Il mondo del vino si ritrova a Vinitaly. E’ in corso a VeronaFiere la 49 edizione della rassegna enologica internazionale, un ideale prologo a Expo che aprirà tra poco più di un mese.
Proprio per evitare di andare troppo vicino alla grande kermesse è stato deciso di anticipare la data del Vinitaly 2015 ma il successo di pubblico rimane sostanzialmente immutato.
Anche quest’anno i vini piacentini sono tra i protagonisti nel padiglione emiliano romagnolo.
L’ Enoteca Regionale Emilia-Romagna in questa edizione ha voluto dedicare i propri spazi alla via Emilia, l’ arteria stradale più lunga e importante d’Italia, costruita dal console Marco Emilio Lepido nel 187 a.C, che attraversa in due la regione e che le dà continuità, unendo cultura, gastronomia, paesaggi, tradizioni e, soprattutto, caratteristiche uniche nell’offerta di vini. A Piacenza trova l’ ideale anello di congiunzione con la Lombardia e con Expo.
La novità di quest’anno, dedicata a due grandi prodotti vitivinicoli piacentini, è costituita da due banchi di assaggio: uno dedicato al Gutturnio e uno alla Malvasia, vino quest’ ultimo che Piacenza ha in “comproprietà” con altre province della regione ma che nelle nostre terre ha profonde radici.
Si è scoperto di recente che la cosiddetta "Vigna di Leonardo", un vigneto che il genio toscano curava personalmente, fosse proprio una Malvasia di Candia Aromatica, appartenente alla tradizione vitivinicola piacentina.
Un grande successo, dunque, accompagna questa edizione di Vinitaly e, come affermano i produttori, pur essendoci stata una riduzione di prodotto in termini di quantità, a causa di una stagione estiva piuttosto piovosa, non ne risente certamente la qualità, una caratteristica che, come abbiamo potuto notare girando tra gli stand dei produttori piacentini, ha catturato l’ attenzione del buyers stranieri, sempre più interessati ai nostri vini.
Ma cosa preferiscono bere i compratori esteri? Sicuramente le bollicine la fanno da padrone ma anche il Gutturnio fermo ha un riscontro sempre crescente, soprattutto nel mercato asiatico che – ci dicono alcuni prduttori – preferisce i rossi fermi e quindi un pò più strutturati.
I nostri vini non hanno certo le strutture dei "grandi classici" dell' enologia italiana ma si stanno inserendo a pieno titolo nei mercati stranieri.
BENEMERITI DELL' ENOLOGIA ITALIANA – UNA PIACENTINA TRA I PREMIATI
C'è anche una presenza piacentina tra i premiati che ieri hanno ricevuto, alla presenza del ministro dell' Agricoltura, Maurizio Martina, un prestigioso riconoscimento che dal 1973 premia i grandi interpreti del mondo enologico italiano.
Si tratta del Premio Cangrande “Benemeriti della Vitivinicoltura”. Il prestigioso riconoscimento viene assegnato seguendo le indicazioni degli Assessorati regionali all’agricoltura, che segnalano quanti con la propria attività professionale o imprenditoriale abbiano contribuito e sostenuto il progresso qualitativo della produzione viticola ed enologica della propria regione e del proprio Paese.
Per il 49° Vinitaly, le insegne di Cangrande sono state attribuite a: Nicola Dragani (Abruzzo); Filomena Ruppi (Basilicata); Giovanni Gagliardi (Calabria); Laura Di Marzio (Campania); Maria Poggi Azzali (Emilia-Romagna); Gianfranco Gallo (Friuli Venezia Giulia); Caterina Fabiani (Lazio); Azienda Agricola Giacomelli (Liguria); Ezio Maiolini (Lombardia); Azienda Agricola Casale Vitali (Marche); Emilio Venditti (Molise); Maria Teresa Mascarello (Piemonte); Anton Zublasing (Provincia Autonoma di Bolzano); Vittorio Salizzoni (Provincia Autonoma di Trento); Cosimo Varvaglione (Puglia); Giuseppe Sedilesu (Sardegna); Josè Rallo (Sicilia); Paolo Storchi (Toscana); Omero Moretti (Umbria); Giorgio Anselmet (Valle d’Aosta); Antonio Melato (Veneto).
I nomi di questi professionisti ed imprenditori premiati vanno ad arricchire un Albo d’Oro composto da personalità che hanno fortemente contribuito alla crescita del sistema viticolo ed enologico italiano, tanto da farne un modello di riferimento internazionale.
Un riconoscimento per Maria Poggi Azzali, ricevuto dalle mani dell' assessore regionale all' agricoltura, Simona Caselli, che premia una vita dedicata al mondo del vino nella sua azienda, la Tenuta Pernice di Castelnovo Valtidone in provincia di Piacenza.
L' assessore Caselli ha poi commentato affermando che il premio consegnato a Maria Poggi Azzali è "Un riconoscimento importante per un’azienda esclusivamente al femminile, che ha saputo mettere al centro la qualità, la ricerca e l’innovazione, mantenendo al tempo stesso un forte legame con il territorio e le tradizioni enologiche locali. E’ questa la strada da percorrere per dare valore alla nostra viticoltura”.