L’Uganda e in particolare il Karamoja sta vivendo la stagione secca più dura degli ultimi 10 anni. Il direttore di Africa Mission Cooperazione e Sviluppo, Carlo Ruspantini, che nella settimana scorsa ha raggiunto la sede di Moroto per avviare insieme ai collaboratori locali un ambizioso progetto di perforazione di 100 pozzi nel triennio 2015-2017, racconta che: “è dalla metà del mese di dicembre 2014 che in Karamoja non piove neanche una goccia! I missionari ci raccontano che sono almeno 10 anni che non si videva una stagione secca dura come questa”.
Ed allora la risposta del Movimento creato da don Vittorione non poteva che essere quella di avviare una nuova e ambiziosa campagna: la perforazione di 100 nuovi pozzi per acqua potabile.
Dopo aver perforato 13 pozzi nella Diocesi di Moroto, giovedì 19 marzo i mezzi della perforazione sono partiti per raggiungere la diocesi di Kotido (nel nord del Karamoja) dove, nei prossimi tre mesi, verranno perforati 25 nuovi pozzi nei distretti di Kapedo, Kaabong e Kotido.
Questa Campagna –prosegue Ruspantini- è nata spontanea dopo l’incontro avvenuto con Papa Francesco a Roma nell’udienza 3 dicembre 2014.
La campagna è stata denominata: “Il pozzo di Papa Francesco”, perché nata dal dono del 1.000° pozzo che il nostro Movimento ha fatto al Papa, e dall’invito che lo stesso Papa Francesco ci ha rivolto: “continuate, continuate, continuate, …”. Il Papa, lo ha detto con voce commossa a mons. Damiano Guzzetti (Vescovo di Moroto) che il 3 dicembre lo ha salutato consegnandogli la sciarpa realizzata per l’occasione, e lo ha ripetuto al presidente di Cooperazione e Sviluppo, dott. Carlo Antonello, nel momento in cui gli ha consegnato la miniatura del 1000° pozzo che porta il suo nome.Il millesimo pozzo è dunque, sia un punto di arrivo, sia un punto di partenza per affrontare le nuove sfide che lo sviluppo del Karamoja ci propone.
I 100 pozzi verranno realizzati nel triennio 2015-2017, grazie al contributo della CEI (Conferenza Episcopale Italiana) che finanzierà 60 pozzi e 300 interventi di riabilitazione, e grazie all’impegno dei nostri gruppi, che raccoglieranno le risorse necessarie per finanziarnealtri 40.
In quarantatre anni di vita 1.000 nuovi pozzi per acqua potabile perforati e altri 1.580 riparati, sono i numeri dell’impegno dell’Ong piacentina “Africa Mission – Cooperazione e Sviluppo”, per sostenere il diritto di ogni persona a disporre di acqua pulita. Un risultato davvero significativo, quello raggiunto proprio all’inizio di quest’anno 2015.
La campagna “Il pozzo di Papa Francesco” consiste nella perforazione in Karamoja di 100 nuovi pozzi di acqua pulita, dotati di pompa a mano di tipo “Indian Mark II”, che verranno realizzati in base alle effettive esigenze della popolazione (carenza o totale assenza di risorse idriche, distanza dalle fonti, presenza di malattie…), dando priorità alle situazioni di emergenza che verranno segnalate da missionari e autorità locali, ma anche dagli abitanti della comunità che manifesteranno la volontà di mantenere gli impianti in futuro. Parallelamente, per sensibilizzare la cittadinanza italiana, saranno promossi, in vari punti del nostro Paese incontri, convegni e iniziative proprio sul tema dell’acqua.
Il Karamoja è una delle aree d’Africa dove più dura è la sopravvivenza. La carenza d’acqua, insieme all’insicurezza, è il primo problema da affrontare: la cronica mancanza di risorse idriche è dovuta non solo alla scarsità di sorgenti di superficie, ma anche all’irregolarità delle precipitazioni, all’elevato grado di evaporazione e alle piogge torrenziali. La regione, con una popolazione di circa 1,2 milioni di persone, ha il più basso livello di sviluppo in Uganda, con solo il 30% della popolazione che ha accesso all’acqua potabile e solo l’11% che sa leggere e scrivere. Circa l’80% vive in condizioni di insicurezza alimentare, prevalentemente dovuta alle piogge imprevedibili.
Don Vittorio aveva scelto il Karamoja come sede principale del suo cammino di carità, perché qui la sfida dello sviluppo e della crescita è più difficile. Africa Mission – Cooperazione e Sviluppo vuole continuare questa sfida, rimanendo accanto alle popolazioni karimojong, per cercare insieme le risposte ai bisogni essenziali che costituiscono un diritto di ogni uomo e per essere segni concreti di speranza.
“In quarant’anni – dichiara Carlo Antonello, Presidente nazionale di Cooperazione Sviluppo –abbiamo perforato, prevalentemente in Uganda, 1000 nuovi pozzi per acqua potabile e ne abbiamoriparati 1.580 già esistenti ma non più funzionanti. Acqua pulita a oltre 1.000.000 persone. C’è, tuttavia, ancora grande bisogno di nuove fonti d’acqua in Karamoja, e per questo lanciamo un appello alle comunità italiane. Contribuire al nostro progetto significa combattere la fame, la malnutrizione e la povertà, vuol dire contribuire all’emancipazione della popolazione karimojong e, allo stesso tempo, alla formazione delle coscienze in Italia”.