Il Piace vende cara la pelle, ma esce sconfitto dalla”battaglia” di Rimini

 Il Piacenza affonda a Rimini e perde tre punti preziosi. Ma nonostante il risultato quello di oggi è stato un Piacenza esemplare. Certamente dal punto di vista tecnico grandi cose i biancorossi non ne hanno mostrate e tutti sono apparsi in difficoltà e spenti, ma d'altra parte oggi di fronte c'era la corazzata Rimini, capolista assoluta del campionato e i ragazzi di De Paola hanno il merito di aver tenuto testa per tutti i 90' agli avversari. I romagnoli non hanno mai concluso in porta, eccezion fatta per il calcio di punizione fatale calciato in maniera esemplare da Tedesco al 26' della ripresa. Nessuna conclusione da evidenziare nemmeno per il Piacenza, in una partita in cui i giocatori di entrambe le squadre hanno preso a calci più le caviglie altrui che il pallone. Un match molto fisico, forse troppo, che ha lasciato poco spazio al gioco. Da qui la vena polemica del presidente Marco Gatti che al termine ha puntato il dito contro l'arbitro definendolo a chiare lettere il "peggiore in campo": nel mirino l'espulsione per doppia ammonizione di Colicchio e lo stesso fallo che ha portato alla punizione per il Rimini che ha deciso la gara. Oggettivamente una partita molto difficile da arbitrare e che di certo ha visto un direttore di gara non all'altezza: non a caso un giudizio poco generoso è stato espresso anche dal tecnico del Rimini. Alla fine se il Rimini si prepara a stappare lo spumante per la promozione sempre più vicina, i biancorossi devono prepararsi ai play off. Una cosa è certa, il Piace di De Paola, anche quello visto oggi, regala molto più di una speranza.

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