Palazzo Gotico, lavorare in Europa? 400 giovani piacentini dicono “sì”

 Rendere gli studenti coscienti della grande opportunità che, da un punto di vista lavorativo, l'Europa costituisce per i giovani e incentivare la cooperazione europea attraverso una maggiore informazione. Questo l'obiettivo del convegno "Crossing Europe", tenutosi questa mattina, giovedì 19 marzo, nel salone di Palazzo Gotico, durante il quale sono intervenuti l'assessore alla gestione delle risore Luigi Gazzola,  il direttore dell'Ufficio milanese del Parlamento Ue Bruno Marasà, Barbara Forni, funzionaria dello stesso ufficio e Savino di Noia, responsabile del Servizio Mobilitas presso il centro Europe Direct regionale, mediati dalla dirigente dello stesso centro Stefania  Fenati.

Radio Sound

Sono infatti innumerevoli le possibilità offerte dall'Unione Europea, che, purtroppo non sono mai state colte in maniera significativa dagli studenti e sfruttate in modo adeguato dagli enti territoriali: tirocini, progetti di mobilità, volontariato, Erasmus, iMove orienta sono solo alcuni dei progetti messi a disposizione dei giovani europei.

"Le opportunità sono diverse, si tratta di saperle cogliere. C'è purtroppo una difficoltà di sistema Paese: l'Italia ha sfruttato le risorse economiche che la Comunità Europea mette a disposizione solo nel 52,53 % dei casi – ha detto ai microfoni di Radio Sound l'assessore Gazzola – Si tratta adesso di lavorare molto più intensamente per non ripetere lo stesso errore nella prossima programmazione 2014-2020: stiamo mettendo in piedi una rete territoriale tra enti pubblici, associazioni e università per cercare di fare un lavoro di squadra. Stiamo inoltre lavorando con la regione Emilia Romagna per elaborare progetti finanziabili per valorizzare i giovani che saranno le risorse umane del futuro, la futura classe dirigente che ha necessità di formarsi per evitare gli errori che quella attuale sta commettendo"

"Trasferirsi per un periodo in un altro Paese europeo non significa lasciare per sempre il proprio Paese e nemmeno imparare  sempliemente una lingua, ma fare un'esperienentrare unica e entrare in relazione con mondi diversi dal nostro dove si possono ottenere qualificazioni e competenze", ha quindi sottolineato  il direttore Marasà, invitando i giovani a non spaventarsi di fronte alla dimensione europea, ma, al contrario, imparare a sfruttarla.

Radio Sound ha anche intervistato qualche giovane piacentino, per capire quale sia l'effettiva utilità dei canali europei per trovare un'occupazione. "Cercare lavoro per i giovani laureati oggi in Italia può essere  avvilente, sia per lo spauracchio della crisi, sia perchè le imprese investono poco sui giovani formati a livello universitario – ci ha detto Silvia, che lavora presso un centro Eurodesk a Fiorenzuola  – e l'Europa per questo costituisce un'opportunità fondamentale per partire ad affaciarsi sul panorama europeo attraverso scambi, tirocini, corsi  di lingua e quindi attraverso una serie di opportunità che l'Europa offre e per le quali l'Italia e gli altri paesi membri non hanno i fondi da offrire ai propri ragazzi. Si può così avere la possibilità di viaggiare per conoscere il modo lavorativo e formativo degli altri paesei europei e cominciare, anche con le proprie gambe, ad avere possibilità occupazionali concrete all'estero".
Anche Lidia, che lavora presso lo SVEP e l'associazione Assofa, ha un'impressione positiva delle opportunitàà offerte dall'Unione Europea: "Personalmente, non ho utilizzato i canali che l'Unione Europea mette a disposizione di noi giovani per trovare lavoro, ma questa possibilità è molto interessante ed è nel mio futuro una probabilità concreta, dato il mio percorso di studi".