"Sono nella disperazione più totale". Parole di Giovanni Falcone, padre del giovane Angelo, arrestato in India insieme all’amico Simone con la pesante accusa di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Una storia confusa che risale allo scorso mese di marzo, quando i 2 ragazzi, entrambi piacentini residenti a Bobbio, sono finiti in manette insieme a ad altri due indiani. Angelo e Simone si trovavano in India per trascorrere una vacanza, la polizia indiana sostiene di aver rinvenuto nell’auto sulla quale viaggiavano 18 chilogrammi di hashish. Accuse prive di fondamento secondo i 2 piacentini, che hanno sempre ribadito la loro innocenza. "Conosco mio figlio e conosco anche il suo amico, in questa storia non c’entrano niente" ci ha detto Giovanni Falcone, che da 5 mesi sta facendo tutto il possibile per sensibilizzare la stampa e il mondo politico sulla vicenda. Giovannifalcone.blogspot.com è la pagina web che ha creato a disposizione di chi vuole avere maggiori informazioni. Nel frattempo l’incubo di questo padre non sembra avere fine, anche l’udienza di ieri che doveva decidere il rinvio a giudizio o meno di Angelo e Simone è slittata a venerdì e le notizie sulle condizioni di vita dei 2 giovani in carcere non sono confortanti.