Operaio cadde e si fratturò tre vertebre, responsabile di una coop condannato

Era salito su due cassette di plastica per raggiungere l’altezza adeguata e agganciare al binario di stoccaggio un pesante pezzo di carne, quando improvvisamente perse l’equilibrio e cadde all’indietro. Una caduta che gli costò la frattura di tre vertebre per la quale l’Inail gli riconobbe un’invalidità permanente pari al 16%. Vittima dell’infortunio sul lavoro, avvenuto il 3 novembre 2011, un 50enne cremonese dipendente di una cooperativa appaltatrice di una società che opera nella zona del polo logistico di Piacenza nel settore della lavorazione e del riconfezionamento delle carni. Questa mattina in tribunale (12 marzo) il giudice Maurizio Boselli ha condannato a due mesi di reclusione per lesioni personali colpose il legale rappresentante della coop, un 39enne di Catanzaro, pena tramutata in una sanzione da 15mila euro. Il lavoratore era caduto da un’altezza di 2 metri e 20 proprio mentre cercava di attaccare a un gancio una carcassa a causa della precarietà della pedana adattata un po’ artigianalmente con due cassette di plastica sovrapposte. In base alla ricostruzione processuale, il datore di lavoro non avrebbe fornito al lavoratore le attrezzature idonee e rispettose delle normative sulla sicurezza. Un comportamento dunque imprudente e negligente, secondo il giudice. Quest’ultimo dovrà anche risarcire il ferito per 25mila euro. 

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