Da sette mesi Paolo Grassi e Gianluca Civardi sono in carcere a Milano, accusati del terribile omicidio del professore milanese Adriano Manesco avvenuto il 7 agosto scorso. L’uomo venne ucciso nella sua abitazione di via Settembrini, il suo corpo fu sezionato, chiuso in un trolley e gettato in un cassonetto in via Nasalli Rocca (Piacenza). Nei loro confronti l’accusa è di omicidio volontario premeditato aggravato dalla crudeltà e occultamento di cadavere. Da allora i due indagati, che erano amici per la pelle, hanno parlato con il contagocce: Civardi è sempre stato zitto mentre Grassi aveva voluto parlare con il piemme milanese poco tempo fa rompendo un lungo silenzio. Si sono sempre dichiarati estranei ai fatti anche se la sensazione è che gli elementi indiziari raccolti dalla polizia li inchiodino. Oggi (11 marzo) il pubblico ministero Maria Teresa Latella ha chiuso le indagini ed entro 20 giorni il giudice dovrà decidere se rinviarli a giudizio o meno.