Filippo Calandra, 42 anni, è il nuovo segretario generale della Fillea Cgil di Piacenza. Il comitato direttivo provinciale del sindacato degli edili lo ha eletto con 20 voti favorevoli e 2 astenuti. “Priorità saranno mantenere posti di lavoro e lottare per tenere aperta RDB a Piacenza. Ma lotteremo anche per attivare il tavolo di trattativa del Contratto integrativo provinciale dell'edilizia, scaduto da ormai troppo tempo”. All'assemblea degli edili convocata per martedì 10 in sala Luciano Lama in Camera del Lavoro, anche Luigi Giove, segretario Fillea Emilia-Romagna. “Di questi tempi, da un lato non possiamo permetterci espulsioni dei lavoratori dalle aziende in un mercato del lavoro totalmente asfittico – ha detto Giove – quindi la nostra priorità sarà non mollare la presa e difendere i posti di lavoro. Ma d'altro canto – ha proseguito – il Governo sta producendo disastri nel nostro settore. Propone una totale deregolamentazione e punti che sembrano fin punitivi per i lavoratori. Calandra nel suo mandato avrà piena collaborazione dalla Fillea Emilia-Romagna e dalla Camera del Lavoro di Piacenza”. Per la Cgil piacentina presente in conferenza stampa Ivo Bussacchini, segretario organizzativo Cgil Piacenza (i lavori della mattinata sono stati seguiti dal segretario generale Gianluca Zilocchi). “Grazie a Marco Carini (andato alla guida della Fiom, ndc) e in bocca al lupo a Filippo – ha commentato Bussacchini – l'elezione di Calandra ci dice anche che c'è una coesione del gruppo dirigente della Cgil piacentina che vede la generazione dei 40enni prendere pieno possesso delle responsabilità politiche e sindacali nell'organizzazione, che in questo modo sarà più forte in difesa dei lavoratori e delle lavoratrici”.
“Per prima cosa dovremo portare avanti le vertenze aperte e con il massimo impegno per la tutela di tutti i lavoratori – ha detto Calandra – ma ci dobbiamo chiedere quale futuro avrà questo settore e come si uscirà da questa crisi. Prima o poi l'edilizia tornerà a girare, il punto diventa quale settore vogliamo esca dalla crisi. Vogliamo un settore più qualificato e con delle regole chiare, no alla deregulation sfrenata”.
Marco Carini, segretario uscente, ha puntato l'accento sulla contrattazione di secondo livello anche come “antidoto” all'infiltrazione della malavita organizzata attraverso l'edilizia. “Ci vuole un sistema strutturato nel quale la contrattazione secondo livello abbia una rilevanza centrale, e ci vuole la legge che la Cgil sta portando avanti per la riforma degli Appalti”.