“Comunicazioni del Segretario generale provinciale Tamer Favali”. All'ordine del giorno del Comitato direttivo provinciale Spi Cgil di Piacenza andato in scena oggi, lunedì 9 marzo in sala Mandela, dopo le analisi della fase politica e sindacale c'era un punto che prevedeva una comunicazione del segretario Tamer Favali.
“Siamo arrivati alla fine delle ragioni della mia presenza qui”. Così Favali apre un percorso “di consultazione e di partecipazione” con alcune date già in agenda che porterà alla designazione del nuovo segretario del sindacato pensionati che, lo ricordiamo, conta a Piacenza oltre 15mila iscritti. In circa 40 giorni sono previsti momenti di consultazione che porteranno prima della fine di aprile all'elezione del nuovo segretario Spi di Piacenza.
Il direttivo è stato presieduto da Fabrizio Ratti e ha visto la presenza del segretario generale Spi Emilia-Romagna, Bruno Pizzica, e del segretario generale della Camera del Lavoro, Gianluca Zilocchi, dopo i lavori della mattina che si sono incentrati sulla fase politica e sindacale – affrontati temi come la proposta di legge di iniziativa popolare sugli Appalti e il fine-vita – ha preso la parola il segretario originario di Forlì, arrivato a Piacenza il 23 marzo 2010 in una stagione difficile, che ieri ha lanciato il percorso di addio alla vita sindacale. “Il compito era mettere in sicurezza l'organizzazione, marciare su percorsi di innovazione interna e produrre innovazioni con le persone e nelle persone; non ultimo costruire rapporti diversi nell'insieme della Camera del Lavoro. Siamo arrivati alla fine delle ragioni che hanno visto la mia presenza qui” ha detto Favali all'assemblea.
A norma di statuto, gli 8 anni dei due mandati di Favali scadrebbero nel marzo del 2018. “Non mi rendo disponibile per i tre anni che mi restano – ha motivato Favali – per questioni personali e politiche. Scendo da cavallo, a 68 anni dopo 43 anni di vita sindacale. Avverto il diritto di tornarmene a casa. Sul piano politico, la segreteria Spi approvò un documento che vincolava la dirigenza ad un mandato a tempo, coincidente con la Conferenza di Organizzazione i cui lavori preparatori inizieranno dopo Pasqua. Questa la ragione politica per la quale chi mi sostituirà dovrà essere presente già in questa fase”.
Favali ha spiegato che “il 19 marzo Bruno Pizzica sarà a Piacenza per una giornata di ascolto individuale dei componenti del direttivo provinciale Spi, il 31 marzo verrà convocato un nuovo direttivo e dallo stesso Pizzica la summa dell'ascolto individuale verrà resa nota al Direttivo. Da qui si nominerà un comitato dei saggi di cui faranno parte i centri regolatori – Spi nazionale, Regionale, Camera del Lavoro – e si arriverà all'elezione del nuovo segretario o segretaria”.
“Sono molto rigoroso in questi aspetti perché sono cose che determinano un modello democrazia sindacale interna, e sono orgoglioso perché consente ai componenti del direttivo di dire la loro 2, 3, 4 volte alla luce del sole. Ci sono altri modelli che sono stati utilizzati in Camera del Lavoro che a me non sono piaciuti, quello dello Spi è questo”. Si arriverà al dopo-Favali prima del 25 aprile. “Fino ad allora resto segretario, difendendo l'autonomia dello Spi. Per questo è mio dovere enucleare alcuni profili della persona che deve succedermi: dovrà essere un piacentino o una piacentina, che non abbia fatto parte del “pacchetto di mischia” di conflittuali fasi precedenti della Cgil piacentina, che sia pensionato e che abbia alle spalle una rilevante vita sindacale e che abbia verificabili relazioni sindacali con le autonomie locali, determinanti per l'attività sindacale dello Spi”.