Trovato con 50 grammi di marijuana e l’occorrente per lo spaccio, denunciato

 Nel pomeriggio di ieri, 6 marzo, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Bobbio e della Stazione di Pianello hanno dato esecuzione, nel contesto territoriale della Val Tidone, a un servizio straordinario finalizzato al contrasto dei reati in materia di stupefacenti. Tali stringenti controlli sono stati preordinati dai militari dell’Arma proprio a ridosso del weekend allo scopo non solo di contrastare l’eccessivo traffico di sostanze stupefacenti o psicotrope, ma anche  e soprattutto per scongiurarne il conseguente consumo ed i rischi connessi, quali la guida sotto l’effetto di droga, che sono sovente causa di gravi incidenti.
In tale ambito, tra gli altri, è stato sottoposto a perquisizione personale e domiciliare M.H., 30enne nullafacente albanese ritenuto contiguo agli ambienti di spaccio nonché a soggetti dediti al consumo e al traffico di droga della Val Tidone. I controlli a carico del soggetto, che hanno preso le mosse dalle sue dubbie frequentazioni nonché da un atteggiamento sempre circospetto e guardingo in presenza delle Forze dell’Ordine, hanno permesso ai Carabinieri dell’Arma di Bobbio di rinvenire, all’interno della sua abitazione, una cospicua quantità di sostanza stupefacente di tipo marijuana – oltre 50 grammi – custodita in un involucro ben celato tra una moltitudine di attrezzi riposti in cantina. Grazie ad approfondite ricerche, infatti, i Carabinieri operanti sono riusciti a scovare la sostanza stupefacente nascosta sotto una pila di pneumatici accatastati in un angolo del locale destinato a deposito. Inoltre, i militari dell’Arma sono riusciti a completare il quadro indiziario mediante il rinvenimento di parecchio materiale necessario al confezionamento di dosi di stupefacente: un bilancino di precisione e diversi ritagli di carta cellophane pronti per la suddivisione in dosi dello stupefacente. Gli esiti della perquisizione domiciliare condotta nei confronti del giovane albanese hanno quindi permesso agli inquirenti non solo di porre in sequestro la droga e il restante materiale, ma anche e soprattutto di ipotizzare a suo carico l’attività di spaccio al dettaglio di sostanze stupefacenti, ragione per la quale è stato denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica di Piacenza ai sensi della normativa in materia.

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