Istituzioni e mondo dell’istruzione per dire basta al bullismo nelle scuole

Dire stop al bullismo in modo divertente e coinvolgente per i bambini. Questo lo scopo dell'incontro tenutosi questa mattina, venerdì 6 marzo, nell'aula magna dell'istituto Isii Marconi e al quale hanno partecipato, oltre a tanti bambini provenienti dagli Istituiti Mazzini e Taverna e dalle scuole di Sarmato, Niviano, Alseno, San Nicolò e Rottofreno, anche diverse autorità, tra cui il colonello dei Carabinieri Filippo Fruttini, il questore Calogero Germaná, il Prefetto Anna Palombi, il comandante provinciale della Guardia di Finanza Rosario Amato e l'assessore all'istruzione Giulia Piroli.  Le classi terze, quarte e quinte dell'Istituto Mazzini e le classi quarte della scuola di Sarmato, in particolare, hanno  animato la mattinata con racconti, rappresentazioni e canzoni ritmate, seguiti dagli interventi dello psicologo Massimo Botti, del Prefetto Palombi e del Questore Germanà
 
"Tutti dovremmo essere buoni e non dovremmo farci sopraffare dal bullismo". Questa frase di Aurora, una dei giovanissimi studenti intervistati da Radio Sound, dimostra come l'incontro, oltre che ricreativo, sia stato utile e efficace e abbia aiutato i bambini a maturare coscienza di un problema così complesso e delicato. "Il bullismo è una forma  per prendere in giro qualcuno ed escluderlo", ha inoltre detto Giovanni."Anche chi non è vittima dovrebbe far capire ai bulli che non è bello essere vittime e soffrire" hanno poi continuato Martino e Silvia. I bambini hanno anche dimostrato di essere più grandi e intelligenti di tanti adulti, ricordando che la violenza non è la soluzione al bullismo: "Non bisogna ripagare i bulli con quello che ti hanno fatto!", ha infatti detto Francesca.
 
Nel suo intervento, lo psicologo Botti ha messo in guardia genitori e insegnanti da questo fenomeno ricordando che "il bullismo comporta impossibilità della vittima di difendersi e azioni ripetute nel tempo che non si limitano alla maleducazione" e che la soluzione non consiste solo nel fornire alla vittima gli strumenti per difendersi, ma anche nel rieducare i cosiddetti "bulli".
La direttrice Paola Vincenti, Preside dell'Istituto Mazzini, ha poi sottolineato quanto sia importante parlare di questo argomento già dalle elementari: "È possibile il verificarsi di questi episodi già dalla quinta elementare, per questo si preferisce parlarne al più presto con i bambini, in modo che possano adeguare il comportamento prima che diventi un problema radicato nell'adolescenza. Ovviamente l'invito è che queste riflessioni vengano riprese dagli insegnanti".