Spaccio, 15 anni in appello all’ispettore Anastasio. Assolta Eridana Cortes

Quindici anni di reclusione per detenzione a fini di spaccio, falso in atti pubblici e favoreggiamento della prostituzione oltre a 98mila euro di multa. La terza sezione penale della corte d’appello di Bologna ha ridotto di cinque anni la pena a carico dell’ispettore di polizia Caludio Anastasio, ex capo della narcotici di Piacenza, che in primo grado a Piacenza era stato condannato a vent’anni, La sentenza è stata pronunciata questa mattina alle 12,40 a Bologna. L’avvocato difensore Derrico del foro di Milano aveva chiesto l'assoluzione e dopo le motivazioni della sentenza è probabile che farà ricorso alla Corte di cassazione. 

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Aspetto clamoroso di questa vicenda giudiziaria, l’assoluzione per non aver commesso il fatto dell’altra imputata Eridana Cortes, domenicana, assistita dagli avvocati Wally Salvagnini e Sisto Salotti di Piacenza. Era accusata anche lei in concorso per detenzione a fini di spaccio. Al pronunciamento della sentenza l’imputata è scoppiata in un pianto liberatorio.

Boris Angeloski, assistito dall’avvocato Gianluigi Dodici del Foro di Piacenza, è stato condannato a due anni e a 2500 euro di multa per reati collegati alla vicenda.

"La sentenza di oggi è una sentenza che riconosce che a Piacenza hanno giudicato in modo largamente eccessivo – ha commentato l'avvocato Roberto D'Errico, legale di Anastasio – Devo dire la verità, mi auguravo si potesse ottenere qualche ulteriore sconto, ma ora aspettiamo le motivazioni. C'è un quadro probatorio equivoco. Insomma, questa sentenza può essere ulteriore modificata. Il ricorso in Cassazione sarà importante. Anastasio è relativamente tranquillo. E' consapevole dell'importanza del processo. Tutto sommato è sereno. Sa che è un cammino ad ostacoli, ma che un primo risultato lo abbiamo ottenuto".

"Con il collega Salotti siamo assolutamente soddisfatti per questa sentenza d'assoluzione che credevamo e crediamo fosse giusta – è il commento di Wally Salvagnini, avvocato di Cortes insieme con Sisto Salotti – Non c'erano prove contro di lei e nemmeno si erano formate in dibattimento. La nostra assistita è felicissima ed è stata subito liberata".