Buzzi-Unicem, Papamarenghi contro il Pd: “Hanno il potere e non fanno niente”

Il caso della Buzzi Unicem di Vernasca e del nuovo combustibile Carbonext che dovrebbe essere utilizzato nel cementificio dell'alta Valdarda continua a far discutere. Le preoccupazioni dei cittadini e delle amministrazioni comunali del territorio interessato riguardano la salute delle persone. Pubblichiamo la nota inviata alla redazione dal sindaco di Lugagnano Jonathan Papamarenghi nella quale attacca il Pd accusandolo di "latitanza" sul tema in questione nonostante i suoi esponenti rivestano i principali ruoli di potere in provincia e in regione. 


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Lascia decisamente senza parole l’assordante silenzio di comodo che da settimane è diventato il modus operandi di chi ha il potere, ma soprattutto il dovere, di decidere in merito alla questione Buzzi Unicem, a maggior ragione perché, oggi, le decisioni hanno carattere puramente politico prima ancora che tecnico.

Come Amministrazione stiamo chiedendo, insieme ad altri Comuni e con il supporto di un numero incredibile di firme, che si avvii senza se e senza ma il percorso della Valutazione di Impatto sulla Salute (quello vero, il più articolato e completo e che coinvolge tutti i portatori di interessi): senza questo doveroso passaggio di approfondimento e chiarezza nell’interesse del territorio, Lugagnano dirà un “no” secco ad ogni proposta.

L’obbiettivo ci è molto chiaro e lavoreremo in tutte le sedi affinché convergano anche le forze politiche e le istituzioni che oggi la pensano diversamente, perché il fine è la tutela del territorio che non ammette distinzione di bandiera.

Dove si decide, però, cosa avviene?

Il Presidente della Provincia, espressione del PD, è colui che dovrà rilasciare l’autorizzazione al termine della VIA: perché non ascolta le Amministrazioni che si sono attivate e l’appello delle migliaia di cittadini valdardesi affinché si avvii la VIS? Perché non ha concesso la proroga della scadenza per presentare le osservazioni alla VIA? Un generico “stiamo valutando” ad oggi non ci basta più.

L’Assessore Regionale all’Ambiente (la piacentina Paola Gazzolo che sulla stampa è definita dagli stessi circoli territoriali PD “la loro referente”) è presente ovunque in questi giorni ma sta invece schivando in ogni modo l’alta Val d’Arda. La stessa alta Val d’Arda dove solo quattro mesi fa cercava ben accompagnata dai vertici locali Democratici voti per poterci “difendere in Regione”. Non una parola da lei che è la massima Istituzione in materia, nonostante quello della VIS sia uno strumento caldeggiato nel panorama internazionale, soprattutto per quegli interventi a forte impatto ambientale come quello in questione, e promosso (solo a parole a quanto pare!) dalla stessa Regione Emilia Romagna.

Chi ci governa si riempie spesso la bocca parlando di ambiente, ma il fondamentale risvolto sulla salute chi lo affronta? Anche a Piacenza i dati sanitari sarebbero disponibili: quella che è mancata fino ad oggi è la volontà politica di elaborarli per arrivare ad analisi vere. La Regione, monocolore PD ed ambientalista, a parole, da sempre, ha una grandissima responsabilità in merito.

L’atteggiamento Democratico di fronte a questo problema concreto si è manifestato, direi ufficialmente, con l’eloquente presenza del Segretario Provinciale nonché Consigliere Regionale PD alla riunione organizzata a Vernasca la scorsa settimana (dove tra l’altro lo stesso ha guidato l’Amministrazione Comunale anche negli anni dell’esordio dell’iter amministrativo che oggi stiamo tanto contestando): seduto al tavolo dei relatori non ha detto una sola parola. Questo silenzio non lo si può tollerare da colui che è referente politico di tutte le istituzioni che oggi devono decidere e che dovrebbero ascoltare il territorio.

Presidente della Provincia, Assessore Regionale all’Ambiente, AUSL i cui vertici sono diretta emanazione politica della Giunta Regionale PD: fino ad ora hanno preferito lasciar passare nel silenzio la “burrasca” per poi dare le colpe a chiunque altro.

Ottenere il consenso dei cittadini-votanti significa prima di tutto prendere decisioni ed avere il coraggio di presentarle: in casa PD, a quanto dicono i fatti, le decisioni saranno anche state prese, ma del coraggio di dichiararle nemmeno l’ombra.