Nicolò, Amelia e Stefano. Saranno loro a lottare per l' ambito titolo di quarto Masterchef italiano. In palio centomila euro e la possibilità di pubblicare un libro di ricette. L' epilogo è dunque arrivato e il piacentino Nicolò Prati si è fatto strada, prova dopo prova, dimostrando, nonostante i suoi 22 anni di saperne molto di cucina.
Questa quarta edizione è stata caratterizzata proprio dalla giovane età di molti concorrenti e due finalisti su tre sono under 30: il 22 enne Nicolò e la casertana Amelia, 26 anni.
La mistery box iniziale prevedeva la creazione di un piatto spendendo la somma di 5 euro, Nicolò, pur spendendo meno degli altri, è riuscito a preparare, spendendo poco meno di quattro euro, alici impanate al finocchietto, pinoli e panko su una crema di patate al finocchietto.
Nella prova dell’ invention test il piacentino se l’è dovuta vedere con le costardelle, pesce tipico della tradizione messinese, come sottolineato da Joe Bastianich, che Nicolò ha dovuto cucinare in umido, così come “imposto” da Amelia, vincitrice della mistery box.
Nell’ ultima prova in esterna, coloro i quali saranno anche i tre finalisti, Amelia, Stefano e Nicolò, vanno a Firenze ed entrano nella cucina dell’ Enoteca Pinchiorri, ristorante da tre stelle Michelin, tra i più famosi al mondo.
L’ executive chef, Annie Feolde, ha parole di elogio per lo studente di agraria che, nonostante la giovane età, secondo la Feolde, si è trovato a proprio agio in cucina e “ha dimostrato molta conoscenza e professionalità”.
I suoi pici con crema di burrata, aglio e olio, però non gli valgono l’ accesso diretto in finale: Nicolò ha affrontato il pressure test assieme a Stefano. I due hanno creato un panino per ogni giudice ma quelli di Stefano sono risultati migliori.
Nicolò va allora al duello con Paolo: protagonista il cavolfiore con cui i due concorrenti dovranno inventare un piatto.
Suspence fino all’ ultimo dunque e Nicolò non nasconde la tensione perché, come ha avuto modo di dire in un fuori onda “oggi si va a casa”.
Salviamo capra e cavolo è il nome che Nicolò dà a quello che potrebbe essere il suo ultimo piatto a Masterchef: un timballo di cavolfiore con fiore di zucchina e formaggio di capra.
Il piatto serve a salvare capra, cavoli e anche Nicolò che conquista l’ ultimo posto in finale.
La rete si divide – Sulla pagina Facebook della trasmissione i commenti si dividono tra pro e contro Nicolò. C’è chi definisce il piacentino “Bravo ma odioso fino all’ osso” e poco umile come Amelia.
Per altri utenti “Nicolò sa il fatto suo, deve vincere” oppure “Ha carattere da vendere, accetta le critiche e ne fa tesoro, anche quando i giudici vanno giù duri. Bravo, peccato per la cadenza un pò tediosa, ma che importa, quella non si mangia”.
Su Twitter, invece, i sostenitori dello studente hanno coniato gli hashtag #Teamnico e #Teamnicolò con cui hanno dato manforte al loro beniamino.
Appuntamento al prossimo 5 marzo, la serata finale che avrà un piacentino tra i tre migliori cuochi amatoriali italiani.