Trenta preziosi orologi per un valore totale di 70mila euro e 300 euro in contanti. E' il bottino della rapina messa in atto sabato sera in una villa di La Verza ai danni di un imprenditore di 40 anni. Un incubo durato oltre mezz'ora. Un gruppo composto da tre persone ha fatto irruzione intorno alle 19 abbattendo a calci la porta sul retro dell'abitazione. Una volta entrati due hanno estratto le pistole e hanno intimato al padrone di casa di inginocchiarsi, puntando le armi alla testa della vittima. Il terzo, invece, è uscito dall'abitazione, probabilmente per fare da palo. I due, descritti uno come alto e corpulento, l'altro di bassa statura e magro, hanno cominciato a parlare in italiano con accento meridionale. "Apri la cassaforte o ti ammazziamo" hanno detto. Sotto la minaccia della pistola l'uomo ha comprensibilmente scelto di non reagire e ha assecondato le richieste dei due: una volta aperta la cassaforte i rapinatori hanno arraffato gli orologi e i contanti.
Alla domanda se ci fossero altre casseforti il padrone di casa li ha indirizzati verso una seconda cassetta di sicurezza specificando però di non averla mai usata tanto da non ricordare la combinazione. A quel punto la tensione è salita alle stelle con il bandito più magro che ha intimato al compare "Sparagli in una gamba così si convince ad aprire". Convinti del fatto che il padrone di casa davvero non aveva a disposizione il codice di apertura e non essendo intenzionati ad aprire la cassaforte con gli oggetti da scasso i due hanno cambiato idea e hanno deciso di abbandonare la casa. Prima però hanno chiuso a chiave nel bagno il 40enne per ritardare i soccorsi. L'uomo ha aperto la finestra e ha cominciato a urlare chiedendo aiuto. Le sue grida sono state udite da un vicino di casa che ha chiamato i carabinieri, i militari alla fine sono giunti sul posto e hanno liberato l'uomo. Indagini sono in corso.