Dopo 34 anni di servizio il “Leone” Massimo Antognozzi saluta la polizia

Lascia in questi giorni il servizio nella Polizia di Stato il Sovrintendente Massimo Antognozzi dopo aver trascorso oltre 34 anni al servizio della collettività e di questi 32 nella nostra città – periodo che, sommato a precedenti attività lavorative, gli consente di arrivare al traguardo degli anni contributivi necessari per la meritata pensione. Antognozzi, conosciuto da tutti con il soprannome del “Leone”, ha da sempre evidenziato una spiccata dote nelle attività di controllo del territorio, lavorando per tanti anni in pattuglia nella Squadra Volante. E’ stato definito “Il Leone” ovviamente per le sue spiccate caratteristiche di coraggio e di presenza fisica (cintura nera di Karate), che lo hanno sempre supportato nel difficile impegno di operatore della Squadra Volante.

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Massimo Antognozzi, arruolato nel disciolto Corpo delle Guardie di P.S. nel Gennaio del 1981, è giunto alla Questura di Piacenza nel marzo del 1982 proveniente dal Reparto Mobile di Bologna. Promosso Sovrintendente nel Gennaio del 2001, durante i suoi anni di servizio è stato premiato con Encomio e premio in denaro nel Febbraio del 1998 per aver disarmato ed arrestato un tossicodipendente, affetto da HIV che, all’interno di un luogo di cura stava minacciando i presenti con un paio di forbici, evidenziando elevate capacità professionali e senso del dovere.

Nel Marzo del 1998 veniva premiato perchè collaborava con impegno ad una complessa e delicata operazione di polizia giudiziaria che  consentiva di arrestare tre individui autori di una rapina ad una gioielleria della nostra città. Nell’anno 2001  il Sovrintendente Antognozzi è stato insignito con la “Croce di bronzo per anzianità di servizio” riconoscimento che viene dato dal capo della Polizia  dopo 20 anni di onorevole servizio nella Polizia di Stato.

Il “Leone” ha trascorso questi ultimi anni di lavoro tra la gestione dell’Archivio generale della Questura ma soprattutto nel delicato compito di addetto alla Sezione di P.G. della Divisione di Polizia Anticrimine, dove con responsabilità e spiccata professionalità ha operato nel particolare settore della trattazione delle querele e degli atti di polizia giudiziaria.

E’ stato questo un compito che ha visto emergere le qualità professionali del “Leone” che si è ampiamente messo in luce per la grinta dimostrata nei servizi operativi in strada. Ma v’è di più  ha anche professato un’attenzione ed un’umanità particolare, che gli hanno consentito di gestire al meglio i delicati e problematici aspetti che gli si proponevano.