Erano migliaia gli agricoltori che il 18 mattina hanno pacificamente invaso le strade di Brescia fino a Piazza Vittoria dove sul palco, in rappresenta di tutti gli imprenditori agricoli di Agrinsieme sono saliti i presidenti delle Unioni e delle Federazioni di Confagricoltura e Cia della Lombardia, del Piemonte ed anche dell’Emilia. Confagricoltura Piacenza ha preso parte alla manifestazione con un centinaio di partecipanti, sul palco è salito il presidente Enrico Chiesa. Solidarietà e condivisione da parte dei numerosi rappresentanti delle Istituzioni intervenuti. A infuocare la piazza ci ha pensato Matteo Lasagna, presidente di Confagricoltura Lombardia che ha detto: “dobbiamo prendere atto che l’unità del mondo agricolo è qui ed è sotto le bandiere di Agrinsieme. Tanti urlano e pochi fanno gli interessi delle categorie che rappresentano. Oggi intendiamo proporre miglioramenti per tutti i comparti produttivi. In piazza oggi – ha proseguito Lasagna – portiamo le chiavi dei nostri allevamenti. Non ne possiamo più di vedere il lavoro di una vita svenduto, non solo per mancanza di un ritorno economico, ma perché ogni giorno siamo costretti a compilare 18 registri che non servono a niente. Noi non delocalizziamo ed ogni giorno assistiamo all’esodo dei nostri giovani migliori, dopo che abbiamo investito per formarli, partono per non tornare più. Mentre un quintale di ghiaia costa più di un quintale di mais noi siamo costretti ad operare sotto il tiro di una burocrazia becera e soffocante. Siamo qui per la nostra sopravvivenza, usciremo vincitori da questa crisi. Fatemi ringraziare gli agricoltori bresciani, ma anche i veneti e gli emiliani che sono qui con noi. Noi saremo con loro nelle loro manifestazioni. Non daremo tregua”. Le conclusioni sono state affidate al presidente nazionale di Confagricoltura, Mario Guidi, che è anche coordinatore di Agrinsieme. “Le imprese – ha sottolineato Guidi – sono più importanti delle organizzazioni e dei presidenti. In nome delle imprese agiamo uniti. Nell’unità l’agricoltura può trovare una forza dirompente. Qui vedo l’immagine di un’agricoltura che non si arrende ed io intendo combattere fino in fondo, fino a che non avremo un paese normale. L’imu sui terreni è una bestialità perché agli agricoltori, per produrre, servono i terreni, serve una quantità di patrimonio di cui gli altri settori non hanno bisogno. Non riuscirò a cambiare tutto ciò che volevo, ma vi prometto che distruggerò tutto ciò che è inutile e dannoso. Dobbiamo poi – ha proseguito Guidi -entrare in una logica di filiere che siano più trasparenti e vorremmo interloquire con i ministeri in modo diverso rispetto a quanto fatto sinora. Dobbiamo smettere di pensare che il nostro vicino è il nostro nemico. Uniti avremo una grande forza. Siamo noi che diamo da mangiare al resto del mondo e tuteliamo il territorio, dobbiamo essere noi a riprenderci il nostro futuro e non lasciar più parlare di agricoltura chi non se ne occupa”. “Sottoscriviamo ogni riga – ha commentato Enrico Chiesa – vogliamo che il mondo politico e l’opinione pubblica pongano la loro attenzione sulla necessità di difendere l’agricoltura e l’agroalimentare. Il decalogo della nostra protesta, tocca i punti nevralgici su cui intervenire per poter garantire un futuro al settore primario”.
Risolvere la questione fiscale evitando vicende paradossali come quella dell’IMU, accelerare l’applicazione della riforma della PAC, approvare rapidamente i Programmi di Sviluppo Rurale, intervenire sui costi strutturali che minano la redditività agricola e ridurre la burocrazia, favorire l’aggregazione definendo le norme per le Organizzazioni di produttori e l’interprofessione, una giusta politica per l’energia da fonti rinnovabili, puntare sul “lavoro vero” in agricoltura, incentivare l’attività agricola come strumento di gestione del territorio, tutelare il settore lattiero – caseario e le altre produzioni zootecniche, rivedere l’applicazione della Direttiva Nitrati, applicare il PAN Fitosanitari in maniera compatibile con le esigenze delle nostre colture specializzate. Queste le priorità individuate da Agrinsieme e sottoscritte da Confagricoltura Piacenza. “Organizzeremo altre manifestazioni – ha concluso Chiesa – andremo avanti fino ad ottenere gli interventi richiesti e necessari per promuovere il rilancio del settore in un momento di particolare difficoltà, nell’interesse del nostro intero sistema economico e, di conseguenza, dell’intera collettività”.