Delitto del trolley, è l’ora dei consulenti-star: Meluzzi esamina Civardi

E’ uno dei delitti più atroci che le recenti cronache italiane abbiamo mai registrato e ora, per vederci più chiaro, per tentare di ricosctruire le dinamiche mentali di quelli che, ad oggi, pare siano gli autori materiali ma anche gli ideatori dell’omicicio, entrano in campo nomi famosi. Alessandro Meluzzi, psichiatra e criminologo, una delle star di Porta a Porta condotto da Bruno Vespa su Rai Uno e consulente televisivo nei principali fatti di cronaca degli ultimi anni, si occuperà di scandagliare la mente di Gianluca Civardi, trentenne piacentino che insieme al coeataneo e concittadino Paolo Grassi è in carcere con l’accusa di aver ammazzato a coltellate e poi smembrato il professore Adriano Manesco, ex docente di estetica, nella sua casa milanese di via Settembrini. Un episodio terrificante ribattezzato “il delitto del trolley” perché i due giovani – e questo è certo, ci sono le immagini delle stazioni e un confessione – hanno trasportato da Milano a Lodi il corpo della vittima all’interno di un paio di trolley per poi liberarsene in un cassonetto nella periferia della città lombarda prima di venire arrestati a Piacenza mentre in via Nasalli Rocca tentavano di buttare via alcuni indumenti sporchi (a tradirli una lite tra i due scoppiata all’una di notte proprio sotto la finestra di una residente che, infastidita ma ignara di ciò che stesse accadendo, ha chiamato la polizia). Nel frattempo sono scaduti i termini per il giudizio immediato che avrebbe garantito tempi più brevi al processo. Ora le difese hanno a disposizione più strumenti, non ultimo quello di un eventuale incidente probatorio.

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